NOGARA ‘SERENO’ IN REGIONE
MA LA SPADA DI DAMOCLE
INCOMBE SULLO SCRANNO.
FORMENTI CAUTO E DISPONIBILE

nogara consiglio regionaleLECCO – Sarebbe stato ineleggibile il leghista Flavio Nogara alle scorse elezioni regionali, dove tuttavia ha fatto incetta di voti risultando il padano più votato. All’origine dell’incomprensione la poltrona nel consiglio di Ferrovie Nord, società controllata dalla Regione per quasi il 60%, incarico che Nogara avrebbe dovuto lasciare prima di competere per un posto al Pirellone. Così non è stato e immediatamente dopo la sua vittoria si è iniziato a discutere di cosa il leghista avrebbe dovuto fare, quale strategia mettere in campo.

Le strade erano due: dimettersi e lasciare il posto ad Antonello Formenti, consigliere regionale uscente e secondo leghista per preferenze, oppure insediarsi al Pirellone e lasciare che fosse la giunta per le elezioni e i tribunali a prendere la decisione. Si è intrapresa quest’ultima.

LN: Nogara, come valuta che ora spetti ad altri altri (la Giunta per le elezioni) decidere per lei? È ottimista o crede che la Giunta possa realmente dichiararla decaduto?

Flavio NogaraInnanzitutto la Giunta per le elezioni sarà chiamata a valutare le posizioni di tutti i consiglieri eletti. Io ho già segnalato l’incarico che avevo e che ho rimosso e che non ritengo comunque sia causa di ineleggibilità, semmai di incompatibilità. Ad ora è giusto sottolineare che ovviamente non esiste nessuna contestazione formale in merito, salvo articoli di stampa…

LN: In queste settimane è venuto a conoscenza di precedenti simili al suo, e nel caso come andò a finire?

Flavio NogaraHo letto che la stampa ha segnalato dei precedenti casi, ma a differenza mia erano tutti casi con ruoli decisionali e di influenza sul territorio. Anche qui vorrei chiarire che nel Cda di Ferrovienord non ho mai ricevuto alcuna delega di poteri e non ho mai rivestito all’interno della Società alcun ruolo dirigenziale ovvero incarichi operativi, ruoli che prevederebbero l’ineleggibilità, inoltre Ferrovienord gestisce reti ed infrastrutture ma non opera neppure in provincia di Lecco, collegio elettorale in cui sono stato candidato ed eletto. Quindi sono certo di non aver leso quel principio di par condicio tra i candidati che la legge nazionale vuole salvaguardare prevedendo l’ineleggibilità qualora le attività o le funzioni svolte dal candidato possano turbare o condizionare in modo diretto la libera decisione di voto degli elettori.

E per soddisfare la curiosità di chi malignamente e in cattiva fede vuole sostenere che non mi sono dimesso per mantenere una poltrona, se può servire per far capire che non è assolutamente vero, ma non mi sono dimesso soltanto perché nessuno mi ha detto che avrei dovuto farlo e ritenendolo tutt’ora assurdo, non avrei mai potuto pensarlo, e quindi mai sarei andato a rivedermi la normativa regionale, visto che quella nazionale non lascerebbe nemmeno un minimo dubbio, nel 2017 ho percepito in Ferrovienord un emolumento annuo lordo pari a 1.497,47 euro… e al netto potete ben immaginare…

LN: Ed ora invece, in qualità di consigliere regionale non teme di poter apparire “precario” agli occhi dei colleghi e per questo venire in qualche modo limitato o condizionato? Sapere che da un momento all’altro potrebbe dover abbandonare il Pirellone le impedirà di lavorare serenamente?

Flavio NogaraPotete quindi comprendere la mia serenità…

LN: Sulla sua decadenza può pronunciarsi anche un tribunale a patto che riceva un esposto da un cittadino. Le pare un’ipotesi verosimile? Qualche avversario potrebbe procedere in questo senso?

Flavio Nogara: Vorrei ricordare che 2.348 lecchesi hanno scritto il mio nome sulla scheda elettorale e sono certissimo che neppure uno mi ha votato perché sedevo nel Cda di Ferrovienord… penso che nessuno o quasi lo sapesse…

LN: Se lo stesso caso di ineleggibilità fosse capitato ad altri avrebbe mantenuto le medesime posizioni che sostiene oggi?

Flavio Nogara: Ovvio che sì 

In queste prime ore da consigliere regionale Nogara può contare anche sul sostegno di Antonello Formenti, competitor interno per quello scranno ma cauto su future sostituzioni.

Attilio Fontana in CM - Antonello FormentiIo e Flavio Nogara militiamo nello stesso movimento e per lo stesso movimento abbiamo fatto la campagna elettorale. Il risultato delle urna credo sia chiaro e i crescenti consensi ottenuti dalla Lega sono inconfutabili. Per quanto mi riguarda e come mi è stato insegnato il successo di squadra è sempre preferibile al successo personale.

Oggi ho ripreso a tempo piena la mia attività professionale, che non ho mai abbandonato – continua senza sbilanciarsi Formenti – e non sono smanioso di subentrare a chi, dal conteggio delle preferenze è risultato il più votato dai lecchesi tra i leghisti. Se dovesse succedere di essere chiamato a ricoprire ancora il ruolo di consigliere regionale non mi sottrarrò all’impegno, come ritengo di aver fatto anche nella scorsa legislatura e come sempre sarò a disposizione del movimento, con le mie caratteristiche, capacità, doti e difetti perché come disse qualcuno se uno nasce tondo non può morire quadrato.

Cesare Canepari