NUOVI TAGLI ALL’ISTRUZIONE,
LA DENUNCIA DI SANDRO MAGNI:
FONDI AUMENTATI ALLE PARITARIE

magni sandroLECCO – Nuovi tagli alla scuola pubblica lecchese. O “risparmi”, come li chiama l’assessore Salvatore Rizzolino. Comunque li si voglia chiamare, resta il fatto che l’amministrazione investirà 98.000 euro in meno rispetto lo scorso anno, e sono soprattutto i fondi per il sostegno alla disabilità a essere toccati. Mentre, sull’altro fronte, come denuncia Alessandro Magni, grazie a un abile gioco contabile i trasferimenti alle primarie sono in realtà aumentati. Riceviamo e pubblichiamo la lettera dell’ex insegnante e ex consigliere comunale.

1° Aprile in Commissione 4^ del Comune di Lecco. Uno scherzo dentro le tasche dei cittadini lecchesi. I contributi alle paritarie dell’infanzia aumentano. Nonostante la chiusura della scuola Fiocchi e la caduta del numero degli iscritti (di quanto di grazia? ). Perché una decrescita di 20.000 euro calcolata con un gioco contabile su 1.100.000 invece che su 1.350.000 è nei fatti un forte aumento.

Nel 2010 già si dava la stessa cifra con 4 o 5 sezioni in più. E con un centinaio di bambini in più. Nel mentre si tagliano scuole statali primarie (Laorca, Bonacina, Malnago, Chiuso) si allargano le risorse per le scuole dell’infanzia paritarie. Facendo un cattivo servizio al ruolo che vi hanno svolto in città in passato. E che correttamente potrebbero ancora svolgere.

La razionalizzazione (programmazione delle strutture di offerta a fronte del calo demografico) dovrebbe avere criteri paritari tra scuole statali e paritarie, e partire dal basso (scuole dell’infanzia). Invece questo carrozzone e serbatoio di consenso non viene toccato e lambito da tagli (che non capitano a caso e provengono dal nostro Governo ubbidiente agli editti Europei).

Il tutto alla faccia della spending rewiew locale. Dove aumentano rette e tariffe e diminuiscono i servizi. Abbiamo sezioni della scuola dell’infanzia statale affollate come pollai. E invece dall’altra parte abbiamo scuole semivuote e riempite di disabili per formare delle sezioni. Artificiosamente programmate. E tenute in piedi. Alla faccia della libertà di scelta.

Come si fa a scegliere una scuola statale quando ci sono liste d’attesa? Si è costretti a scegliere il privato e a pagare.

Alessandro Magni