Cari lecchesi,
sono partiti il 5 giugno i lavori per il nuovo maxi-svincolo del Bione. Un’opera da 4 milioni di euro che servirà a smistare il traffico dopo la costruzione del nuovo “quarto Ponte” da Pescate verso Lecco.
Come prima cosa verrà realizzato il passaggio ciclo pedonale tra via Figini e l’ingresso principale del Centro Sportivo; poi si costruirà una nuova rotonda, a sud, nei pressi della rampa della dogana, per raccordare la viabilità con la rampa della SS36 in direzione Sondrio. Per questo intervento verrà chiuso provvisoriamente l’accesso al parcheggio di via don Ticozzi (quello a fianco dei campi sportivi) per tutto il periodo estivo. A seguire, da settembre a dicembre, il cantiere si occuperà dell’intervento principale, cioè la creazione della maxi rotonda al posto dell’attuale parcheggio di fronte al Centro Sportivo, e del sistema di corsie d’ingresso e di uscita. Il tutto sarà funzionante per l’avvio delle Olimpiadi 2026, in corrispondenza dell’apertura del ponte; le finiture e le ultime lavorazioni saranno realizzate nei primi mesi dell’anno nuovo, e definitivamente concluse entro giugno.
Benché il cantiere sia molto complesso, tutte le vie di accesso saranno sempre disponibili, pur con le necessarie deviazioni o modifiche viabilistiche provvisorie man mano che i lavori procederanno.
Tengo, però, a ribadire ancora una volta un concetto, al limite dell’assurdo: quest’intervento così com’è (costo del ponte + svincolo = 38 milioni di euro!) non porterà alcun beneficio alla viabilità della città di Lecco, perché rende certamente più semplice l’afflusso verso il capoluogo ma non ne migliora affatto l’uscita! Attraverso un’indispensabile modifica progettuale, occorre rendere percorribile il nuovo ponte anche in uscita da Lecco, altrimenti per noi sarà stato uno spreco inutile di risorse pubbliche.
Lo abbiamo chiesto formalmente a Provincia, Regione e Ministero delle Infrastrutture con lettere, incontri e riunioni. Ma a fronte di un’ipotesi concreta e risolutiva di Anas presentata nell’ottobre scorso (costruzione di una nuova rampa a Pescate), ancora tutto tace.
Una cosa è chiara a tutti i lecchesi: non possiamo permetterci di spendere 38 milioni di euro per un’opera a metà!
A presto,
Mauro