“NUTRIMENTO DELL’ANIMA”:
LE MADONNE DEL LATTE
IN MOSTRA A MILANO

madonna del latte  (1)MILANO – “Nutrimento dell’anima” è il titolo della mostra aperta al pubblico fino a venerdì presso la Galleria Vittorio Emanuele II n.11\12 in Milano. Un percorso sacro tra icone russe e immagini della Madonna del latte. Un evento circoscritto in uno spazio modesto ma con grande attenzione e una precisa spiegazione testuale. L’ingresso è libero e l’orario continuato. Su richiesta è possibile ordinare o ricevere informazioni sul volume relativo alla ricerca della Madonna del latte che ha ispirato l’iniziativa. Un sottofondo musicale forse non del tutto appropriato ma che si perdona davanti alla potenza della semplicità, della maternità, che commuove ogni sguardo.

La nostra attenzione sull’evento è spiegata dalla presenza di alcuni pannelli che presentano la riproduzione fotografica della Madonna del latte venerata in San Leonardo a Brivio (LC) e quella in Santa Maria Nascente di Merate (LC). Due eccezionali affreschi, tesori da rivalorizzare e certamente da vedere sul luogo. Tra le opere alcuni riferimenti alle figure mariane di Marco D’Oggiono, pittore dell’omonimo paese a due passi da Lecco e allievo prediletto di Leonardo Da Vinci.

Il fortunato artista, venuto alla luce nel 1475 nella campestre realtà brianzola, ebbe modo di lasciare in Italia e in Europa un pregevole patrimonio pittorico, di cui oggi la Pinacoteca di Brera, appena sopra l’Accademia di Belle Arti milanese, ne conserva una parte. Nei suoi lavori, in lontananza, a riempire lo sfondo, le amate montagne lecchesi che fanno da soggetto sulla linea dell’orizzonte. Morì di peste nel 1524, con una fama che lo precedeva di eccellente maestro e grande didatta della pittura. La mostra prosegue presso gli spazi della Fondazione Fratelli di San Francesco d’Assisi (Onlus), in via della Moscova 11.

Quel gesto profondamente intimo rassicura. L’allattamento. Un momento delicato, sublime e carnale nello stesso tempo. E’ l’antico Egitto a conservare il primato di questo soggetto, che poi nel tempo, si è diffuso ovunque. La storia dell’iconografia ci insegna che non sempre questa raffigurazione, che sembra legare terra e cielo, l’uomo a Dio, è stata ben accetta. Quel seno scoperto non è sfuggito alla riforma tridentina che vi leggeva un motivo di distrazione per il fedele e proprio nella diocesi di milano fu il paladino del concilio, il cardinale Carlo Borromeo, a stabilire la copertura anche totale degli affreschi o dei dipinti. Fortunatamente le ricerche, ormai da molto, hanno rivolto la giusta attenzione alla dolcezza della maternità. Un compito arduo quello delle madri, complesso e viscerale. Allattare un figlio è sentire una vita che nasce dal cuore.

Michele Casadio

 

 

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