OLIVETO LARIO, ONNO BEACH CONTRO IL SINDACO: “NON CI DÀ
I PERMESSI MA È TUTTO IN REGOLA”

onno spiaggiaOLIVETO LARIO – Da un anno attende il permesso per tenere aperto un chiosco, ma il Comune di Oliveto Lario non ci sente. Lo racconta Marco Hessein, gestore di Onno Beach. “Stiamo aspettando i permessi dal Comune per poter lavorare in estate, ma questi non arrivano e non capiamo il perché”.

Il chiosco di Onno è stato aperto nel 2011 e per un paio di anni ha lavorato grazie a permessi provvisori.

“Serviva l’ok dalla Soprintendenza perché non abbiamo i parcheggi – racconta -, questo è arrivato alla fine del 2013. L’Amministrazione precedente intanto ci aveva concesso i permessi provvisori”. Una volta ricevuto il via libera dalla Soprintendenza la palla è passata al Comune con la nuova Amministrazione guidata da Bruno Polti. E qui sono arrivati i primi problemi.

“Sono loro ad avere l’ultima parola – sottolinea Hessein -, ma ogni volta che abbiamo cercato di parlare con il sindaco ha accampato motivazioni secondo noi futili, dicendo che mancava il parcheggio o che l’erba era troppo alta”. E così da un paio di estati il chiosco sulla spiaggia è rimasto chiuso.

“Noi tenevamo pulito il posto e non chiedevamo nulla a chi voleva stare lì a prendere il sole. Offrivamo un servizio al paese. Mentre ora la spiaggia è comunque utilizzata, ma non è gestita da nessuno. In più avremmo potuto collaborare anche con i bar e i ristoranti per organizzare iniziative insieme”.

Il gestore lamenta che durante la campagna elettorale, lo scorso anno, Polti promise loro un aiuto. “Ci aveva detto che il permesso sarebbe stata una delle prime cose che avrebbe fatto una volta eletto. Peccato che in realtà non è stato così”.

La stagione inizia a metà maggio e termina verso il 15 settembre, ma quest’anno ancora molti turisti amanti del Lago di Como non potranno recarsi al chiosco dell’Onno Beach. “So che in tanti ci stanno dando sostegno, anche grazie a Facebook. E molti hanno promesso che avrebbero protestato contro l’Amministrazione comunale perché trovano inspiegabili i motivi per cui noi non abbiamo il permesso di rimanere aperti”.