INSUBRIA/CONDANNATI
I 37 IMPUTATI CON PENE DIMEZZATE

operazione insubria video rosMILANO – Nel primo pomeriggio di oggi il giudice dell’udienza preliminare di Milano Fabio Antezza ha condannato tutti i 37 i imputati nel processo “Insubria”. La corte ha accolto solo in parte le richieste dell’accusa: le pene comminate risultano infatti dimezzate rispetto alle richieste dei pubblici ministeri Paolo Storari e Francesca Celle.

Le pene più pesanti sono quelle inflitte a Michelangelo Chindamo, “capo del locale” di Fino Mornasco (cinque anni in continuazione), a Antonino Mercuri di Airuno, presunto capo del locale di Calolziocorte (5 anni e 4 mesi), al suo presunto braccio destro Antonio Mandaglio di Carenno (6 anni) e a Marco Condò presunto appartenente al locale di Calolziocorte (6 anni).

Quindici degli imputati, giudicati con il rito abbreviato, risiedono nel Lecchese: l’accusa a loro carico è di associazione per delinquere di stampo mafioso. Le restanti condanne vanno da un minimo di due anni a un massimo di quattro anni e 10 mesi.

L’operazione “Insubria” condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano è la prima che riconosce la presenza in terra brianzola delle cosche calabresi e ha riguardato in particolare modo i comuni di Calolziocorte, di Cermenate e di Fino Mornasco.