ORIENTAMENTO SCOLASTICO.
IDEA DI PATTI TERRITORIALI
SU COMPETENZE E OCCUPAZIONE

LECCO – Lunedì 30 gennaio, nella sala don Ticozzi a Lecco, la Provincia di Lecco ha organizzato un incontro per l’avvio degli Stati generali dell’orientamento, che ha coinvolto tutto gli attori del mondo economico, sociale e scolastico del territorio provinciale.

Durante l’incontro si è parlato dell’importanza dell’orientamento scolastico e professionale che, attraverso la creazione di un patto territoriale per le competenze e per l’occupazione, possa avviare lo sviluppo di un’azione collettiva di collaborazione tra istituzioni, parti sociali, portatori di interesse all’interno degli ecosistemi scolastici, professionali, industriali e delle catene di valore, per garantire l’acquisizione di competenze tecnico-professionali in linea con la richiesta del mercato del lavoro.

In particolare, nel corso dell’incontro è stata presentata un’ipotesi progettuale per promuovere la creazione di patti territoriali per le competenze tecnico-professionali e per l’occupazione – programma per la garanzia di occupabilità dei lavoratori (Gol), per facilitare la transizione dalla scuola al lavoro, favorire il dialogo tra mondo della scuola, studenti, famiglie e mondo del lavoro per un orientamento maggiormente basato sulle reali prospettive in termini di opportunità occupazionali, rilanciare l’istruzione tecnico-professionale e il contratto di apprendistato, promuovere esperienze di lavoro nel corso degli studi e l’utilizzo dei tirocini formativi.

“Il proficuo confronto tra i diversi attori sociali – ha detto il consigliere provinciale delegato a Istruzione, Formazione professionale e Centro impiego, Carlo Malugani – proseguirà nelle conferenze che verranno organizzate nel corso del 2023, con l’obiettivo di sviluppare strategie sinergiche per valorizzare l’orientamento scolastico, universitario e lavorativo attraverso una ridefinizione dell’offerta formativa e dei vari livelli di istruzione e per delineare possibili politiche di intervento in grado di ridurre il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro. Questo fenomeno produce conseguenze sociali ed economiche non positive, che devono essere ridotte attraverso interventi mirati e condivisi all’interno della filiera dell’istruzione, formazione professionale, orientamento e lavoro”.