NEL CANTIERE DELLA LECCO-BG
OSSA DI DINOSAURO MARINO.
PIETRA TOMBALE SUL PROGETTO?

plesiosauroLECCO – Nei giorni scorsi il primo reperto, e con la massima discrezione nelle ore successive si è proceduto a scoprire quanto bastasse per avere la conferma: quelle ossa appartengano a un dinosauro, probabilmente un Plesiosauro (un esempio nella foto a destra) un rettile marino molto comune nel Giurassico Inferiore, vissuto circa 170 milioni di anni fa.

Cantiere dunque nuovamente bloccato, questa volta non per incomprensioni tra amministrazioni pubbliche e impresa, bensì per consentire agli esperti della sovrintendenza ai Beni culturali e a un’equipe del dipartimento di Paleontologia dell’università degli studi di Siena di iniziare gli scavi per riesumare i resti fossili del Plesiosaurus Chiusensis.

lariosauro vezioUn ritrovamento eccezionale ed allo stesso tempo eccitante perché avviene nel regno del piccolo Lariosauro, finora l’unico rettile marino ritrovato sull’arco alpino (a sinistra il fossile in mostra a Varenna). Anche per questo i lavori dei paleontologi, insieme ai tempi della burocrazia, prevedono anni di pazienti e minuziose ricerche.

Difficilmente chi di dovere lo ammetterà ma ciò significa che con ogni probabilità si può mettere la parola Fine sulla realizzazione dei 2,5 chilometri di galleria costati finora quasi 120 milioni di euro. Denaro che però i lecchesi potranno recuperare se tra qualche anno, una volta completato e ricomposto il Plesiosauro, si mostreranno capaci di valorizzare il “T-Rex” del Lario.

A.Q.

 

ATTENZIONE! Questo articolo è stato pubblicato il 1° aprile 2017. Riporta quindi contenuti scherzosi, in quanto pesce d’aprile (april fool) della redazione.
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