OZONO OLTRE LA SOGLIA,
LECCO E BERGAMO I PEGGIORI.
BENE LAGO E VALSASSINA

ozono inquinamentoMILANO  – Anche ieri, per il quarto giorno consecutivo, in più stazioni della rete di rilevamento lombarda è stata superata la soglia di informazione dell’ozono, pari a 180 μg/m3, con valori massimi di 225 μg/m3 e di 222 μg/m3 rilevati rispettivamente a Lecco e a Bergamo. Le concentrazioni maggiori di questo inquinante si registrano infatti nell’area prealpina, sottovento alle emissioni di ossidi di azoto delle aree urbane. Questi ultimi, in presenza di radiazione solare, portano alla formazione in atmosfera di questo forte ossidante, dannoso per la salute umana e per la vegetazione.

Nettamente migliore la situazione nel resto della provincia. A Perledo il rilevatore per l’aria sulla riviera orientale ha registrato un più tranquillo 157 μg/m3; più alto, ma sempre sotto il limite, il dato di Moggio, riferimento per il territorio valsassinese, dove la centralina si è fermata a 204 μg/m3.

Con la persistenza delle condizioni di alta pressione di origine africana e della conseguente ondata di caldo sulla nostra regione, è prevedibile un ulteriore incremento delle concentrazioni di ozono con probabili superamenti diffusi della soglia “di informazione” e possibili superamenti delle soglie “di allarme” . Poiché l’intensità degli effetti dell’ozono sulla salute cresce con la durata dell’esposizione dell’individuo, si consiglia di limitare il più possibile le attività all’aria aperta nelle ore di maggiore insolazione, svolgendo i lavori pesanti o le attività sportive nelle prime ore della mattina o in serata, quando i livelli di ozono diminuiscono. E’ inoltre utile privilegiare cibi ricchi di sostanze antiossidanti quali frutta e verdura di stagione.