PARACADUTISTI A LECCO:
AL BIONE VA IN SCENA
IL CAMPIONATO ITALIANO

paracadute bione

paracadute bione 2LECCO – La pioggia non ferma i paracadutisti al centro sportivo Bione di Lecco. Il Campionato italiano di paracadutismo è iniziato nel migliore dei modi sabato mattina, sotto il sole cocente del primo mattino, poi l’arrivo del maltempo ha rovinato la manifestazione. Durante il mattino decine di esperti hanno dato sfoggio della propria bravura lanciandosi da mille metri di quota, a bordo di un elicottero, e atterrando nel centro del campo di rugby, dove è stata posizionata una pedana su cui i paracadutisti devono atterrare per ottenere il miglior risultato.

“Lo scopo è quello di centrare un piatto di 15 centimetri – spiega Armando Tavola, presidente della sezione lecchese dell’Anpdi-Associazione nazionale paracadutisti d’Italia -, in mezzo c’è un disco giallo di due centimetri e vince chi ci va più vicino. Ogni squadra è composta da cinque persone e ci sono otto team in gara. I favoriti in assoluto sono gli atleti dell’esercito”.

20140712_120642Per tutto il tempo della gara un elicottero ha decollato dall’eliporto trasportando i paracadutisti nel cielo, esattamente sopra il Bione. Da lì, uno alla volta, si sono lanciati nel vuoto. “A circa 700 metri di quota si apre il paracadute e si procede con la discesa. Una volta atterrati si raccolgono i punteggi e si decreta la squadra vincitrice”.

L’evento è stato organizzato dalla sezione lecchese dell’Anpdi. Già tre anni fa avevano portato il campionato sulle sponde orientali del Lario, ma a causa del troppo vento la gara non era stata disputata. Quest’anno, finalmente, ce l’hanno fatta e hanno portato anche Carlo Murelli, paracadutista reduce della battaglia di El Alamein nel 1942. “Con la nostra associazione teniamo corsi di paracadutismo, sia singolo sia in tandem, organizziamo competizioni e divulghiamo la disciplina. Siamo in duecento iscritti, ma poco più di trenta sono quelli che si praticano”.

Tavola consiglia a tutti questo sport. “È utile per vincere la paura. E poi non è così pericoloso come sembra, anzi è particolarmente sicuro rispetto ad altre attività. Per esempio, in caso di svenimento, si attiva una capsula d’emergenza e il paracadute si apre, salvando così la persona”.

F. L.

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