PARK AL VOLTA, TREZZI SULLA REPLICA DEL COMUNE: “SBANDATE DA FERMI”

Cara Lecco News,
l’Ufficio stampa del Comune gioca con le parole come fossero macchine e le parcheggia male.

Qualunque marcia inserisca va a sbattere contro la realtà, solo che i danni sono per i cittadini.

Infatti mi accusa di aver attribuito al Sindaco una promessa ai genitori del Collegio Volta – la gratuità per un tempo congruo del parcheggio alla Piccola – che non aveva mai fatto.

Però per smentirmi mi dà ragione. Infatti puntualizza che il Sindaco aveva solo scritto nella missiva al Rettore del Volta dopo il caos creato sulla strada e ai bordi dai genitori con le loro auto che: “a pochi metri di distanza è disponibile il grande parcheggio della Piccola, dove la prima mezz’ora di sosta è gratuita”.

Insomma più che una smentita a me, pare più un autoscontro tra il Sindaco e il Sindaco.

La gratuità per il “tempo congruo” di mezz’ora insomma c’era e nell’autosalone della realtà questa doveva spostare di suo le auto dei genitori da sotto le finestre del Collegio ai segni per terra della Piccola, gratis e a poche decine di metri.

Basterebbe chiudere qui questa lettera per non infierire sul povero Ufficio stampa del Comune.

Invece, faccio un ulteriore servizio civico di chiarezza.

LO STATO DI FATTO
A oggi, dopo due anni, le auto sono ancora lì parcheggiate in strada sotto le finestre. Ed al Sindaco evidentemente sta bene così.
Anche davanti agli abusi.
Nessuna azione per il rispetto delle regole, per il controllo delle violazioni, del menefreghismo di parcheggi vietati e di vigili che non vigilano.
Per il Sindaco era già uno sforzo averlo detto.
Metti poi che non lo votano più.

IL MERCATO DELLA GRATUITÀ
Sorvolando pure su questo testacoda dell’ufficio Stampa del Comune mettiamo però altro carburante per far muovere la macchina della verità.

-La gratuità della prima mezz’ora che era già disponibile alla Piccola a settembre 2023 come ribadisce nella risposta alla mia lettera l’ufficio, lo stesso ci ricorda che ora – ora! – non vale più per tutti i giorni ma solo per quelli di mercato.

Verrebbe da scoperchiargli sotto il naso come una spider dell’evidenza, la domanda che invece il Sindaco non si pone:
Che senso e servizio è quello di proporre una soluzione di gratuità che interessa non più tutti i giorni della settimana ma solo 2 (mercoledì/sabato) e, peraltro, beffardamente di fatto solo uno, il sabato, con la scuola chiusa non essendoci più il marcato il mercoledì?

Gattinoni insomma offre il box auto ma lo tiene chiuso e si tiene pure le chiavi… il nostro è quantomeno maldestro.

IL PIEDIBUS DA FERMI
Oggi in più l’ufficio stampa ci fa sapere, guarda caso dopo una nostra nuova lettera sugli abusi dei genitori con le loro auto, che il Piedibus proposto, suggerito, avanzato a settembre 2023 – oggi siamo ormai a marzo 2025 – forse partirà, in via sperimentale, a primavera.

E, per strafare tiene a ricordarci che l’assessora Zuffi “è impegnata da tempo” per istituire una linea Piedibus specifica per il Volta.

Insomma l’assessora Zuffi da quasi due anni sta provando a mettere in moto l’auto del Piedibus ma non ha mai nemmeno aperto la portiera.
Due anni.
Manco fosse il 4° ponte.

Basterebbe chiudere qui questa lettera per non infierire sul povero Ufficio stampa del Comune.

Invece, faccio un ulteriore servizio civico di chiarezza.

CHI CONTROLLA I CONTROLLORI
Tutto questo è null’altro che la dimostrazione evidente del lassismo ingiustificato, del suo non voler – come invece sarebbe doveroso – far rispettare regole, leggi e elevare le dovute sanzioni, contro menefreghismo, abusi e arroganza dei genitori nei loro parcheggi in doppia fila, in spazi vietati causa inoltre di disagi, pericolosità, e questo da un’infinità di mesi, anni malgrado appunto i “servizi” (gratuità, Piedibus, Bus under 19) che il Sindaco si vanta di ribadire ed evidenziare.

Nell’attesa di un’altra inversione, retromarcia, autotamponamento della realtà da parte dell’ufficio stampa del Comune di Lecco direi che è il tempo della rottamazione del “promettente” Sindaco parcheggiato da anni evidentemente nel posto sbagliato.

Paolo Trezzi
Lecco