PENDOLARI, DISAGIO ‘INFINITO’. LETTERA: “MILANO CENTRALE CARNAIO”

Gentile redazione,
mando una riflessione connessa al mancato quorum dei referendum e alla Stazione Centrale di Milano, caravanserraglio per i passeggeri sulla linea per Locarno e Tirano. Mentre dagli altoparlanti annunciano ritardi fino a 50 minuti, sui tabelloni i ritardi arrivano fino a 70 minuti.

Mi sono chiesta perché le persone non sono andate in massa a dire cosa volevano dalla politica, ma veramente e non come sbuffo narcisistico sui social. Fare il quorum per far sapere a chi comanda che si vuole mettere una bandierina su uno strumento di democrazia dal basso, come nella Svizzera che tanto ammiriamo. Mi è venuto in mente mentre mi trovavo schiacciata e tempestata dalle valigie, mentre mi sono trovata nell’ingorgo di cui vi mando le foto.

Ti obbligano a fare code infinite per entrare ai binari mangiando tempo quotidiano della tua vita – nel mio caso neppure tanto lunga davanti. Devi mostrare il biglietto o abbonamento a macchinette lentissime. Fa piacere poi trovarti ad essere una sottiletta tra corpi addossati sudati e nervosi.

Cosa c’entra con i referendum? Bè a me sembra quando i servizi ti addestrano ad essere un animale rassegnato e UBBIDIENTE. Ubbidiente sempre, anche se sei calpestato. Ubbidiente a persone che non conosci, mai viste in volto ma che decidono della tua vita, peggiorandola.

E poi quando hai occasione di esprimere la tua, ecco che la butti all’ortiche.

Allora forse ce lo meritiamo di essere pecore schiacciate, non rispettate da annunci falsi e da distanze da te non determinate per ritornare a casa da una faticosa giornata di lavoro e studio.

Lettera firmata da una lecchese