PER LA LEGA CLANDESTINI,
LA PREFETTURA RIBADISCE
“NO, SONO TUTTI REGOLARI”

lega presidio migranti flavio nogaraLECCO – È previsto per domani, sabato 23 gennaio, un volantinaggio della Lega Nord a Lecco per esprimere la contrarietà ai progetti di accoglienza diffusa dei migranti nei comuni della provincia. “Oggi è bene ricordarsi che chi entra in modo irregolare nel nostro paese è fino a prova contraria un clandestino, quindi sta commettendo un reato”, afferma il segretario provinciale Flavio Nogara, “e chiunque favorisce questi ingressi e collocamenti sul nostro territorio è complice! Chiediamo quindi il motivo per cui questi individui non vengono identificati, ci vorrebbe massimo una settimana per farlo, invece ci sono clandestini ai quali stiamo ormai mantenendo vitto e alloggio da più di un anno!” 

A stretto giro alle parole di Nogara è però seguita la risposta della Prefettura di Lecco. Infatti, dall’inizio delle operazioni Mare Nostrum e Triton (marzo 2014), afferma il Viceprefetto Stefano Simeone, “sul territorio provinciale sono presenti 866 migranti richiedenti lo status di asilo politico, tutti provvisti di permesso di soggiorno (quindi censiti presso la Prefettura e la Questura) e acconti nelle strutture presenti nei 22 comuni ospitanti”.

migranti prefettura presepe 2 ok“Lo stato di richiedente asilo comporta, inoltre, il diritto di poter impugnare gli eventuali dinieghi della Commissione Territoriale (nel nostro caso quella di Milano) che decide sulla domanda davanti ai Tribunali e Corti d’Appello competenti, fino alla Suprema Corte di Cassazione. Quindi fino all’ultimo grado di giudizio, il richiedente non perde questo suo stato”.

È dunque chiara la differenza rispetto al cosiddetto ‘immigrato clandestino’, prosegue Simeone, “che arriva sul territorio nazionale senza dichiarare la sua situazione e privo di qualsiasi titolo per poter permanere”.

“Si rende necessario questo ulteriore chiarimento sulla esistenza ed applicazione di norme italiane, europee ed internazionali sui cosiddetti rifugiati al fine di evitare che si ingeneri nella cittadinanza errate convinzioni sulla situazione dei richiedenti asilo. Ulteriore chiarimento resosi tanto più necessario se rapportato al particolare e delicatissimo periodo storico che tutti stiamo vivendo”, conclude il Viceprefetto.