PIAZZA: “TUTTO ILLEGITTIMO,
NON SI GOVERNA IL PDL
BUROCRATICAMENTE”

LECCO – “Non si fa che chi urla più forte e propone il muro contro muro abbia ragione”. Il consigliere regionale Mauro Piazza non ha mezzi termini rispetto all’esautorazione del gruppo dirigente lecchese da parte del coordinatore regionale Mario Mantovani (senatore e vice presidente accanto a Maroni in Regione). Protagonista sullo sfondo Vittoria Michela Brambilla, commissaria lecchese, che aveva spinto la candidatura a consigliera regionale di Virginia Tentori, uscita poi dalla recente tornata elettorale piuttosto male rispetto all’altro ramo del Pdl lecchese, quello appunto rappresentato da Piazza-Nava-Boscagli.

Altro che mediazioni, Mantovani non è andato tanto per le sottili. E Piazza gli risponde punto su punto, dichiarando “Illegittimi sia la richiesta di dimissioni, sia il commissariamento” del direttivo lecchese. Ora promette di andare alla spulcia del regolamento interno al Pdl per verificare la presenza di “Soluzioni a tutela del direttivo eletto dal congresso”, perché “Non si può gestire il partito senza avere alle spalle i sindaci, gli assessori, i consiglieri eletti negli Enti, le persone che stanno all’interno del Pdl provinciale“.
E qui ritorna in auge la questione della democrazia interna al partito, tanto calda nella stagione politica tra l’inverno 2011 e la primavera 2012, quando il Pdl lombardo faceva fatica a organizzare i congressi provinciali. Quello di Lecco, dichiarato regolare da Mantovani, espresse Piazza ai vertici  del partito.

Il quale oggi afferma che:  “Qualcuno dovrà prendersi la responsabilità dei momenti difficili e e burrascosi”  all’orizzonte.

L’irremovibile Michela Vittoria dalle movenze grilline solleva da parte di Piazza un laconico: “La Brambilla non ha la piazza come Grillo: lo dicono le ultime elezioni in cui lei (attraverso Tentori ndr) ha preso meno preferenze di quanti dovrebbero essere i suoi sostenitori dentro al Pdl lecchese”.