VARENNA/OPPOSIZIONE POLEMICA: “IL COMUNE AMA IL MATTONE
E VUOLE VILLA MONASTERO”

villA monastero varennaVARENNA – Nel paese turistico sul lago il Comune si è detto pronto ad acquistare, qualora la Provincia dovesse essere abolita, ma la minoranza non ci sta e chiede spiegazioni pubblicamente.

“È nota la grande simpatia e la spiccata vocazione del sindaco di Varenna Carlo Molteni per il mattone – commentano gli esponenti della Lista Civica “Vivere Varenna” – È così forte e duratura che l’ha ormai iniettata nel suo “delfino” Paolo Ferrara, sapendo di non poter più occupare, alla prossima tornata elettorale, la sedia dove è stato seduto da quasi 16 anni, senza contare i cinque intermedi come vicesindaco. E dunque l’assessore alla Cultura e al Turismo, da bravo alter-ego del capo, si interessa improvvisamente di immobili pubblici, dopo essersi occupato finora soltanto di amene frivolezze”.

Ed elencano: “Lasciamo perdere le proiezioni natalizie sulla facciata della chiesa prepositurale di San Giorgio e adiacente campanile, costate al Comune la bellezza di 6.344 euro: bruscolini per i portafogli varennesi. In precedenza, l’assessore si era gioiosamente beato di  profumati gemellaggi con le camelie di Verbania, operazione di nessun seguito turistico. Oppure si era dato da fare per esporre al pubblico la statua metallica collocata in fondo a Piazza San Giorgio, dal protagonista molto ambiguo: ma lo sa Ferrara che tutti, ormai anche i turisti, usano un soprannome imbarazzante per indicare quel personaggio immortalato mentre armeggia sotto la cintura dei pantaloni in modo decisamente strano? E che nessuno osa farsi fotografare lì, davanti a quella figura  dalle intenzioni impudiche? Almeno, a Bruxelles, il bambino, cioè il Manneken Pis, e la sua urgenza fisiologica sono un simpatico simbolo della città. Qui, invece, l’effetto è contrario e devastante”. Ultimamente, però, ciò che proprio non sembrerebbe andare giù alla minoranza sarebbe soprattutto l’interessamento dell’assessore al panorama immobiliare. “Ormai il mattone è la nuova vera passione di Ferrara e tra le sue ipotesi improbabili compare ora quella di comprare dalla Provincia di Lecco Villa Monastero con il suo parco. Ovvie le domande che salgono in gola: con quali provviste il Comune di Varenna potrà finanziare tale acquisto, quando anche la Provincia, a suo tempo, ebbe difficoltà a trovare i fondi necessari? E poi, trattandosi di cifre da capogiro, insostenibili per il bilancio comunale, perché mai ipotizzare tale eventualità quando tutti gli Enti pubblici italiani stanno facendo esattamente l’operazione inversa, cioè dismettere gli immobili per poter far cassa? All’epoca l’invenzione geniale del sindaco Giorgio Monico, mai sufficientemente ringraziato, neppure in morte, fu quella di coinvolgere tanti cittadini e tanti innamorati del lago per salvare Villa Cipressi, che altrimenti sarebbe finita tra le mani di speculatori privati. Ma oggi, diversamente che in passato, chi potrebbe mai avallare l’acquisto esclusivamente in capo all’Amministrazione comunale? Impensabile l’esistenza di puro mecenatismo privato.
E ancora, perché mai questi soldi si dovrebbero trovare, quando non se ne rinvengono di sufficienti per sostenere in modo adeguato la scuola dell’infanzia, per soddisfare il trasporto di tutti gli alunni in età scolare o per le manutenzioni delle strutture e degli arredi urbani? Con un colpo di bacchetta magica? Le magie del mattone? Inoltre, vediamo di non prenderci in giro con la progettata rotonda in galleria, che di turisti non ne attira, ma è funzionale alla sola sicurezza stradale. Oppure, di raccontare fandonie sul biglietto ridotto treno + battello, quando ridotti, cioè diminuiti a danno di tutti, sono stati invece sia i convogli  ferroviari, sia le corse della Navigazione Laghi. Infine, non si invochi, a giustificare il tutto, l’Expo 2015, dato che per Varenna avrà appena dei riflessi. Piuttosto, per accogliere gli stranieri, si facciano corsi gratuiti di lingue per tutti, a cui, magari, partecipi pure l’assessore”.