POLITICA: “CAMBIA CASACCA,
I NODI VENGONO AL PETTINE”

Tutti i nodi vengono al pettine. I cambia casacca seriali in quel di Lecco sono in ambasce: cosa faranno da qui a breve, visto che gli è andata buca dopo tanto affannarsi per trovare la corsia preferenziale?

Passata la grande paura delle ultime regionali c’era chi già sperava di ricandidarsi facile facile per uno scranno a Roma capitale, lasciando il posto sotto la Madunina a qualcuno degli amici di sempre. Pochi in verità! Considerato il collaudato e disinvolto trasformismo nel mutar casacca e partito, la cosa ci poteva anche stare ma quando si fanno le domande e ci si risponde da soli, non sempre tutto fila liscio. Galeotto fu il taglio dei parlamentari, azz… proprio al momento sbagliato. Questa non ci voleva per davvero. Però glielo avean promesso. Forse…

Dopo l’ultimo “salto della quaglia” i nostri Eroi, anche se per davvero glielo avessero promesso, in realtà, non hanno toccato palla e neppure hanno potuto entrare in partita che i posti son proprio pochi rispetto al passato e i contendenti assai di più. Posti, che i più titolati del partito che li ha accolti hanno giustamente tenuto per sé: stando ai sondaggi, infatti, quella compagine dopo essersi mangiata buona parte del pane bianco accumulato negli ultimi anni è ora in affannosa attività per recuperare i consensi perduti e dunque non ha di certo mollato agli ultimi venuti le più ghiotte poltrone, da riservare ai fedelissimi di sempre.

In attesa dell’esito delle elezioni settembrine ma soprattutto dei “ripescaggi” post elettorali che a volte riservano un posticino di sottogoverno anche agli ultimi arrivati, tanto per ingannare la nuova e spasmodica attesa, ci si deve accontentare di una poco rilassante vacanziella fin nel profondo Sud.

Vista la ridimensionata rappresentanza locale forse c’è poco da sperare ma se poi ci dovesse, invece, scappare un Ministero importante, perché no. E Lecco ringrazierebbe: la vedo dura ma in politica, mai dire mai. Auguri!!

Claudio Baruffaldi