PROTEZIONE CIVILE EUROPEA,
LA PARTECIPAZIONE LECCHESE PARTITA DA OLGINATE

OLGINATE – Dall’Italia sono partiti in quattro, tre persone da Olginate e una da Lecco per partecipare al workshop internazionale sulla gestione delle grandi emergenze, siano esse idrogeologiche o nucleari.  La loro adesione è stata resa possibile grazie ai fondi europei intercettati dal Comune di Olginate, fatto questo raro nel panorama nazionale.  E’ noto, infatti,  come l’Italia perda la più parte dei treni messi a disposizione dall’Unione Europea per favorire lo sviluppo economico e sociale. Siamo al punto che 1 miliardo e 6oo milioni di euro languiscono, fermi e inutilizzati.

Briganti RoccoInvece, qui, lungi dal rimanere con le mani in mano, il sindaco di Olginate Rocco Briganti (foto a destra) ha partecipato a un bando riuscendo a far entrare il suo Comune nel progetto ‘Leader for safety’ (‘Leader nell’ambito della sicurezza’), workshop internazionale sulla gestione delle grandi emergenze che si sta tenendo in Repubblica Ceca a Velké Meziříčí.
Dei quattro posti a disposizione degli italiani, uno è stato offerto da Olginate al ben più grande Comune di Lecco, che infatti ha inviato il giovane coordinatore del gruppo volontari di Protezione civile del capoluogo, Gabriele Perego.

Il tutto s’inquadra nel consorzio intercomunale per la Protezione Civile in itinere. Sei Comuni lecchesi a partire da Valgreghentino, con il forte supporto di Olginate e aggregando via via Lecco, Malgrate, Airuno e Ballabio si stanno mettendo insieme per unire le risorse e i volontari: “Ognuno mantenendo la propria identità e autonomia” come ha suggerito il presidente provinciale di PC Giuseppe Bonacina. Il documento è già pronto e verrà votato dai rispettivi consigli comunali a partire da metà settembre prossimo.

Ritornando al seminario ‘Leader for safety’ vi aderiscono otto Paesi europei:oltre all’Italia, la Germania, la Croazia, la Svezia, Ungheria, Polonia, Lituania e Danimarca, con complessivi 25 partecipanti. Una esperienza internazionale che serve a superare le barriere culturali e a creare quella intesa e l’elasticità mentale capaci di stralciare vincoli, insidiosi soprattutto quando si tratta di salvare vite umane.

Sarà una settimana di lezioni teoriche e anche pratiche sulla gestione dell’emergenza, sia che si tratti di attenuare l’impatto sulla popolazione urbana sia delle zone a bassa densità abitativa.
Velke MeziriciUna formazione ad ampio spettro che è stata affidata ad esperti di diverse discipline: tra gli istruttori s’incontrano vigili del fuoco, poliziotti, speleologi, biologi, responsabili di sicurezza nucleare e operatori della centrale di emergenza europea del 112.

Il corso di Velké Meziříčí pone il lecchese in una importante dimensione internazionale, per questo lo seguiremo attraverso i suoi partecipanti.