QUESTURA, COMITATO PROVINCIALE: “GARANTIRE LA SICUREZZA NELLE STRUTTURE RICETTIVE”

LECCO – In seguito alla crescente diffusione in Italia delle cosiddette “locazioni brevi”, in pratica affitti non superiori ai 30 giorni, e in considerazione dei numerosi eventi politici, culturali e religiosi in programma, inclusi quelli legati al Giubileo della Chiesa Cattolica, il Ministero dell’Interno ha richiamato l’attenzione sull’importanza del rispetto delle norme in materia di identificazione degli ospiti presso le strutture ricettive.

Pratiche come il check-in da remoto o l’accesso automatizzato senza verifica personale dell’identità degli ospiti, non vanno bene perché non soddisfano i requisiti normativi, e c’è il rischio di ospitare persone non identificabili e potenzialmente rischiose per la sicurezza pubblica. In particolare, l’art. 109 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza prevede l’identificazione personale al momento dell’arrivo e la comunicazione delle generalità degli ospiti alla Questura competente entro le 24 ore, o entro 6 ore per soggiorni inferiori a un giorno. Le disposizioni si applicano anche alle locazioni brevi, agli scambi di abitazioni tramite piattaforme come HomeExchange, ai Marina Resort e ad altre forme di accoglienza non convenzionali, in quanto soggetti agli stessi obblighi delle strutture ricettive tradizionali.

Il tema è stato approfondito ieri durante la riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, nel corso della quale è stata condivisa la necessità di divulgare il contenuto della circolare e disporre le relative verifiche presso le strutture ricettive. Questo per garantire il rispetto degli obblighi di identificazione personale e di registrazione tempestiva dei dati degli ospiti.

Il prefetto di Lecco, Sergio Pomponio, al termine della riunione, ha dichiarato: “In un momento storico caratterizzato da crescenti sfide alla sicurezza internazionale, è fondamentale che tutte le strutture ricettive, comprese quelle non convenzionali, garantiscano un controllo puntuale sugli alloggiati per prevenire situazioni di rischio per la collettività. La collaborazione dei gestori è essenziale per evitare che persone non identificate, pericolose o ricercate, possano alloggiare in modo anonimo”.