Le avventure di Morsicone
di Carlo Varesi*
Sessantattesima puntata
Molly. Ma poi, in fondo, chi era costei? Come era riuscita ad entrare così profondamente nella vita di Morsicone? C’era un’attinenza tra l’aver incontrato Molly e il manifestarsi di Joe il Serpente?
Il gattone non ci capiva più niente. Constatava solo che gli si era incasinata la vita.
Prima del materializzarsi di questi due personaggi c’era Anna la Faina. Le loro vite scorrevano felici e solide come un treno sui binari. Ma ora non era più così.
Moriscone prese male l’invito di Anna di tornare alla vecchia casa, dove tutto era iniziato. Vedeva ciò come una regressione, come se il percorso fatto alla ricerca della vita svanisse in una bolla, come se non fosse andato mai via dal giardino. E lui non voleva questo.
Ma Anna aveva ragione. Morsi capì che le strade erano due: o accettava il consiglio della Faina o faceva sparire dalla sua mente i fantasmi di Molly e di Joe il Serpente.
Si, fantasmi. Perché ora erano relegati a quella dimensione. Ma poi, Molly e Joe, erano stati reali? Erano il frutto della sua immaginazione? Forse questo, forse quello.
Morsicone decise di stare un po’ solo, di raccogliere e schiarirsi le idee, e poi prendere una decisione. E andò nel bosco a camminare.
Capì subito che la questione era terribilmente semplice da dirimere. Doveva scegliere tra Anna e Mollly. Ma questo era tremendamente difficile da mettere in atto. Prendere questa decisione era una prova che il gattone non voleva affrontare, perché troppo grande. Ma ora doveva farlo. Ne andava della sua vita e dell’esistenza delle creature interessate. Ma poi, Joe il Serpente era una creatura? Forse sì, forse solo della fantasia.
Camminando nel bosco, Morsicone pensò a tutto il tempo che era passato da quando aveva lasciato il giardino e vide chiaramente quanta acqua era passata sotto i ponti. Riconobbe che quell’acqua non era passata invano ma aveva mosso la ruota del mulino e aveva prodotto tanta farina.
Aveva fatto tutto questo per niente? Morsi rifiutava a priori questo che poteva essere definito il risultato della sua impresa.
Aveva intrapreso un percorso, aveva faticato, aveva trovalo la sua identià.
Improvvisamente fu pervaso dalla sicurezza e dal coraggio. Si avviò veloce verso casa. Una volta arrivato, cercò Anna e, una volta trovata, le disse: “Ti devo dire due cose molto importanti. La prima è che non seguirò il tuo consiglio di tornare un po’ alla mia casa natale. Non ne ho bisogno. La seconda è che tu sei l’unica e sola compagna della mia vita”.
Anna fu pervasa da una grande felicità. E realizzo che tutto era finito. Forse…
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Carlo Varesi vive a Uggiate Trevano (CO), dove si è trasferito anni fa, proveniente da Milano.
Ama scrivere, ha pubblicato due libri e vinto diversi concorsi letterari.
Le avventure di Morsicone è uno dei racconti dell’autore ambientati sul lago di Como.