RAZZISMO/LA RAGAZZA FILMATA
È SCIOCCATA E DISPIACIUTA:
“LUI FA COSÌ CON TUTTI
MA NON LICENZIATELO”

LECCO – “Non cerco problemi e mi dispiacerebbe che perda il lavoro, anche lui avrà una famiglia da mantenere“. Così la giovane donna vittima dell’attacco razzista mostra compassione per il controllore che sull’autobus di LineeLecco si è scagliato verbalmente contro di lei.

La scena è stata filmata e messa in rete da una passeggera, suscitando le reazioni di tanti lecchesi – chi solidale con la cittadina, altri invece pronti a prendere le parti della guardia.

La società di trasporti e la giunta comunale hanno stigmatizzato l’episodio. Si aggiunge ora la testimonianza della donna aggredita che, scusandosi per non aver mantenuto al calma, trova parole anche per il controllore:

Sono la ragazza del video che sta girando del controllore di Lecco. Vi scrivo perché vorrei chiarire che non sapevo assolutamente che questo video fosse stato pubblicato, dato che mi è stato fatto di nascosto. Ho visto vari vostri commenti e ho pensato di scrivervi per poter chiarire il fatto. Ho obliterato il mio biglietto e stavo tranquillamente tornando al mio posto, mentre il controllore saliva sul pullman alla fermata subito dopo la mia e così dal nulla ha iniziato ad urlarmi contro, accusandomi di aver obliterato quando l’ho visto.

Ho provato ha spiegargli che non era affatto così! Ma non ha voluto ascoltarmi e ha iniziato ad urlarmi contro in modo molto aggressivo, chiedendomi di scendere o un documento per darmi la multa e mi sono rifiutata perché io il biglietto ce l’avevo.

Ho provato ad ignorarlo, ma essendo un essere umano e le parole che usava non sono riuscita a mantenere molto la calma. Onestamente sono scioccata perché non avrei mai voluto che venisse pubblicato. Perché non sono una persona di questo genere che cerca problemi e mi dispiacerebbe anche che perda il lavoro, anche perché penso che lui abbia una famiglia da mantenere.

Sono una persona molto corretta in ciò che faccio e ho sempre avuto il biglietto oppure l’abbonamento quando andavo a scuola, le poche persone che mi conoscono veramente posso confermarlo.

Vorrei anche precisare che non è la prima volta e non sono la prima che tratta così, lui non fa distinzione di colore e età, gli basta semplicemente vederti in piedi o che stai tornando al posto e subito pensa male.

 

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