LECCO – L’8 e il 9 giugno, gli elettori italiani saranno chiamati alle urne per esprimersi su cinque referendum abrogativi riguardanti il mondo del lavoro e la cittadinanza. La consultazione referendaria rappresenta un’importante occasione di partecipazione democratica, con implicazioni significative per il territorio lecchese, dove il dibattito è stato particolarmente acceso nelle ultime settimane.
I cinque referendum riguardano temi di grande rilevanza sociale e politica:
- Disciplina dei licenziamenti illegittimi: il quesito propone l’abrogazione delle norme attuali sui contratti a tutele crescenti, che limitano il reintegro dei lavoratori licenziati illegittimamente.
- Indennità per licenziamenti nelle piccole imprese: si chiede la cancellazione del tetto massimo di sei mensilità di risarcimento per i lavoratori licenziati ingiustamente nelle aziende con meno di 16 dipendenti.
- Contratti a termine: il referendum mira a eliminare alcune restrizioni sui contratti di lavoro subordinato a termine, incluse le condizioni per proroghe e rinnovi.
- Responsabilità solidale negli appalti: si propone l’abrogazione della responsabilità solidale tra committente, appaltatore e subappaltatore per gli infortuni subiti dai lavoratori.
- Cittadinanza italiana: il quesito chiede di ridurre da 10 a 5 anni il periodo di residenza legale richiesto agli stranieri extracomunitari per ottenere la cittadinanza italiana.
A Lecco, la campagna referendaria ha visto una mobilitazione intensa da parte di sindacati, associazioni e partiti politici. Numerosi banchetti informativi e assemblee pubbliche sono stati organizzati per sensibilizzare la cittadinanza sui temi referendari. La chiusura della campagna elettorale avverrà il 6 giugno in Piazza XX Settembre, con un evento pubblico che unirà musica e dibattito politico.
Gli elettori potranno votare domenica 8 giugno dalle 7 alle 23 e lunedì 9 giugno dalle 7 alle 15. Per votare sarà necessario presentarsi al seggio con la tessera elettorale e un documento di identità valido. Il referendum sarà valido solo se si raggiungerà il quorum del 50% + 1 degli aventi diritto al voto.