RICHIAMI VIVI PER LA CACCIA DA APPOSTAMENTO: PRECISAZIONI IN ATTESA DI NOVITA’ DALLA REGIONE

cacciatore nel capannoLECCO – In merito al problema dei richiami vivi, che ha generato comprensioni contraddittorie anche per le diverse comunicazioni pervenute dalla Regione, il Servizio faunistico della Provincia di Lecco, a seguito di articoli di pubblicati recentemente sulla stampa, precisa quanto segue.

La Regione Lombardia (con nota dell’8 marzo 2013) ha riconfermato gli impegni presi con l’Unione Europea in merito alla gestione degli uccelli da richiamo; in particolare ha ribadito la necessità di istituire un database sui richiami vivi utilizzati dai cacciatori, indicazione ribadita anche nel corso di una recente riunione con le Province.

La lettera inviata dalla Provincia di Lecco a tutti i cacciatori (con allegato il modulo per l’elencazione dei dati identificativi dell’anello) non è quindi completamente superata, ma è stato modificato solo il termine per la consegna dei dati da parte dei cacciatori, fissato dalla Regione al 31 maggio 2013. E ciò in attesa di eventuali e auspicate precise istruzioni che potrebbero venire dopo l’insediamento del nuovo Assessore regionale, anche alla luce di alcune incongruenze riscontrate e segnalate dalle Province e dalle Associazioni venatorie.

“Nel rivolgere gli auguri di buon lavoro al nuovo Assessore regionale Gianni Fava – commenta l’Assessore con delega alla Caccia Carlo SIgnorelli – auspico un suo interessamento personale, considerando che il problema dei richiami vivi è una priorità da affrontare con la massima urgenza, per valutare la possibilità concreta di applicazione delle norme previste e le eventuali modifiche, al fine di prevedere procedure uniformi per tutte le Province e di fare complessivamente chiarezza su un tema complicato e controverso”.

 

 

 

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