RITARDI TRENI/FRAGOMELI (PD):
“DALLA REGIONE SOLO SANZIONI
E NESSUNA SOLUZIONE”

LECCO – “La solita risposta burocratica, che tende a minimizzare disagi tali da avvelenare le giornate ai nostri cittadini”. Così Gian Mario Fragomeli, consigliere regionale del Pd, che tempo fa aveva depositato un’interrogazione a risposta scritta sui problemi che attanagliano la linea Lecco-Molteno-Monza-Milano, rispetto al testo arrivato da Palazzo Lombardia.

“Di fronte ai cronici ritardi dei treni del Besanino, carichi dei nostri giovani, ragazzi e ragazze che dalla Brianza lecchese si dirigono nelle scuole superiori della città capoluogo, Regione Lombardia scarica ogni responsabilità – dice Fragomeli -. Di fronte alle corse quotidiane per arrivare lo stesso ben oltre la campanella di inizio lezione e beccarsi i richiami degli insegnanti, Regione si limita a dirci che applicherà le sanzioni a Trenord e a scrivermi che la puntualità percepita dai viaggiatori a settembre evidenzia un peggioramento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Insomma, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, e la colpa è sempre degli altri, di Trenord e di Rfi. Ma da chi è guidata Trenord? E chi deve trattare con Rfi?”

A proposito delle penalità, cioè i bonus che vengono riconosciuti ai passeggeri per la bassa qualità del servizio, Regione risponde all’esponente dem che “l’andamento delle sanzioni negli anni scorsi ha mostrato che il loro valore economico è incisivo e correlabile alla qualità del servizio offerto”. E in ogni caso l’obiettivo, ammettono da Palazzo Lombardia, è “senza dubbio quello di migliorarne la qualità. Per questo sulla linea sono entrati in servizio treni di recente fornitura e Trenord è tenuta a garantire standard di qualità paragonabili a quelli dei treni nuovi”.

Pertanto, chiosa il consigliere Pd, “nessuna novità dalla Regione. Per quanto mi riguarda, invece, non mi fermerò alle interrogazioni e promuoverò azioni di protesta perché i nostri studenti non meritano questo servizio scadente e nemmeno risposte insignificanti a un conclamato e continuo disservizio”.