RITORNANO LE GIORNATE EUROPEE
DEL PATRIMONIO: UN ITINERARIO
DA LECCO ALLA VALSASSINA

LECCO/VALSASSINA – Sabato 22 e domenica 23 tornano le Giornate Europee del Patrimonio, ideate nel 1991 dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea per potenziare e favorire il dialogo e lo scambio in ambito culturale tra i Paesi europei. Un’occasione di straordinaria importanza per riaffermare il ruolo centrale della cultura nelle dinamiche della società italiana nel 2018, dichiarato anno europeo del patrimonio culturale.

Visto l’ampio successo conseguito nell’edizione 2017 a Barzio, Pasturo, Lecco e Ballabio, il Comune di Barzio ha stimolato la collaborazione degli enti del territorio (Comune di Lecco, Comune di Introbio, Ordine degli Architetti di Lecco, Mauri S.p.A., Parrocchia di S. Alessandro in Barzio, Parrocchia di S. Giorgio Cremeno, Associazione Amici della Torre) al fine di costruire un programma coordinato di eventi in grado di presentare lungo un intero weekend alcuni dei più significativi beni culturali dell’area valsassinese e lecchese.

Ne è nato un calendario ricco di testimonianze a partire dall’adesione all’iniziativa da parte del Comune di Lecco e dall’apertura gratuita per entrambe le giornate dei musei del Sistema Museale Urbano Lecchese (Si.M.U.L.): Villa Manzoni, Palazzo Belgiojoso, Torre Viscontea e Palazzo delle Paure, ad eccezione della mostra “Robert Doisneau pescatore di immagini”.

L’itinerario che idealmente parte dalla medievale torre di Lecco si dipana in Valsassina, a toccare il raffinato dipinto cinquecentesco di Sigismondo De Magistris e Ambrogio Arcimboldi della chiesa di Cremeno che conserva anche una sacrestia con elaborati intagli seicenteschi. Negli stessi anni gli antenati di Alessandro Manzoni risiedevano a Barzio in tre distinti palazzi, che per l’occasione vengono aperti a testimoniare la vita di una famiglia del territorio impegnata nell’industria del ferro.

L’altra grande industria valligiana, quella lattiero-casearia, è bene illustrata dalle grotte di stagionatura della Mauri a Pasturo. Più sofisticate appaiono le testimonianze recenti, come a Barzio la stupenda e misconosciuta pala del Riposo nella fuga in Egitto dipinta nel 1880 da Francesco Grandi, pittore romano attivo per i Musei Vaticani, e soprattutto a Introbio la strepitosa Villa Migliavacca, massimo esempio di architettura eclettica del primo Novecento in Valle. Il collegamento con il contemporaneo è fornito dall’Ordine degli architetti che propone un itinerario a Lecco tra le realizzazioni dei due massimi progettisti cittadini del Novecento: Mino Fiocchi e Mario Cereghini.

Le visite guidate saranno tenute da Federico Oriani e Marco Sampietro, autori di numerose pubblicazioni sull’area, da Emilio Minuzzo di Mauri S.p.A. e dagli architetti dell’Ordine della provincia di Lecco.

Di seguito la locandina cliccabile con il calendario completo: