ROTARY CLUB LECCO IN VISITA ALL’OFFICINA BADONI

LECCO – Mercoledì 15 gennaio, i soci del Rotary Club Lecco hanno visitato l’Officina Badoni di Lecco, attuale sede della Fondazione Comunitaria del Lecchese.
Ad accoglierli sono stati la presidente della fondazione, Maria Grazia Nasazzi, il direttore Paolo Dell’Oro e l’ex consigliere Francesco D’Alessio.

Nel suo discorso di benvenuto, la presidente Nasazzi ha espresso il proprio apprezzamento per il rapporto speciale instaurato con il Rotary Club grazie alla collaborazione su diversi progetti. Ha dichiarato: “È un grande piacere essere qui con voi. Grazie al vostro supporto e al lavoro condiviso, abbiamo costruito una relazione unica. Questo luogo, l’Officina Badoni, rappresenta per noi un punto di orgoglio. Abbiamo lavorato duramente per farlo rinascere, convinti che prima di tutto sia necessario credere nei propri progetti. Oggi è uno spazio vivo, accogliente e ricco di significato. Condividiamo con voi la soddisfazione per questo risultato: un bene che appartiene non solo a noi, ma a tutta la comunità. Le parole chiave che ci hanno guidato in questo percorso sono sobrietà e bellezza. Restituire questo spazio alla collettività significa valorizzarne la storia e l’identità.”

Nasazzi ha inoltre ringraziato il Rotary per il sostegno dato al fondo “Aiutiamoci”, la raccolta fondi a favore dei presidi ospedalieri di Lecco e Merate durante l’emergenza Covid-19, finalizzata a migliorare l’operatività dei reparti ospedalieri impegnati nella lotta contro il virus.

Successivamente, Francesco D’Alessio ha offerto una panoramica storica sull’Officina Badoni, spiegandone il valore simbolico.
Ha sottolineato come il nome stesso dell’edificio, coniato da Cesare Cantù, rappresenti la doppia anima di questo luogo: da un lato, un laboratorio dinamico per la creazione di progetti e opportunità; dall’altro, un tributo alla famiglia Badoni e a tutte le famiglie lecchesi che hanno contribuito alla crescita della comunità.

L’Officina Badoni nacque a Lecco nel XIX secolo come una delle realtà industriali più importanti del territorio, specializzata nella produzione di componenti metallurgici. La famiglia Badoni, fondatrice dell’azienda, giocò un ruolo centrale nello sviluppo economico e sociale della zona, contribuendo all’industrializzazione locale. La struttura non fu solo un centro produttivo, ma anche un luogo di sperimentazione tecnologica e innovazione, noto per la modernità dei suoi processi. Come spiegato dal direttore Paolo Dell’Oro, l’edificio è stato acquistato dalla Fondazione Comunitaria del Lecchese nel 2018, dopo anni di inutilizzo, con l’obiettivo di restituire alla cittadinanza un simbolo di lavoro e imprenditorialità. Da quel momento è partito un percorso condiviso con molti enti del territorio, che è sfociato a giugno 2024 nella costituzione di una ATS chiamata a cogestire con la Fondazione gli spazi di Officina Badoni. Grazie a questa gestione, Officina Badoni si candida ad essere un luogo che genera valore per la comunità lecchese.

L’Officina, strutturata su tre piani, ospita diverse realtà: al piano terra si trovano un bar gestito dalla cooperativa Il Grigio e dal corso di pasticceria Enaip e una sala studio accessibile liberamente, utilizzata principalmente da studenti o persone che lavorano in smart working.
Al primo piano sono presenti gli uffici della fondazione e una sala corsi con 18-20 posti, utilizzata per formazioni e incontri aziendali.
Al secondo piano un’ampia sala con 99 posti, utilizzabile come auditorio, spazio mostre e per eventi.

Dopo la visita agli spazi, Maria Venturini, vicepresidente del Rotary Club Lecco, ha ringraziato la fondazione per l’accoglienza ricevuta ed ha sottolineato quanto l’Officina Badoni rappresenti un pezzo di storia lecchese e l’importanza del lavoro svolto dalla Fondazione Comunitaria del Lecchese per il territorio.