RUGBY FEST, IN CAMPO
AL BIONE OLTRE 100 BAMBINI

rugby festLECCO – Una festa all’insegna dello sport e del divertimento con l’obiettivo di far giocare i più piccoli e vivere giornate di serenità in compagnia.

Obiettivo centrato per il Rugby Fest, promossa dalla squadra locale al centro sportivo al Bione a Lecco per tutto il fine settimana.

Oltre un centinaio tra bambini e ragazzi non hanno voluto mancare l’appuntamento.

“Quest’iniziativa, per noi, rappresenta anche un modo per scaricare le tensioni accumulate durante tutto il campionato – ha detto ridendo (ma non troppo) Carlo Redaelli, direttore sportivo del Rugby Lecco -. Una stagione che, per come si stava mettendo a un certo punto, è finita nel migliore dei modi con un sesto meritatissimo posto, frutto degli investimenti che abbiamo fatto sui ragazzi. Da quando abbiamo fatto il salto dalla categoria C alla B la nostra politica è sempre stata quella della valorizzazione dei giovani”.

rugby festE di giovani che ruotano attorno al rugby in città ce ne sono sempre di più. A dimostrarlo anche la forte partecipazioni degli under 6, 8, 10 e 12 che hanno voluto essere presenti alla manifestazione sportiva.

Per tutto il pomeriggio, sabato, le squadre si sono alternate in campo partecipando al torneo di minirugby tra esercizi legati al rugby e gare di corsa. Una decina i volontari, tra allenatori e giocatori, che hanno dato una mano per la riuscita dell’evento:“Ci siamo divertiti a vederli giocare – ha detto Redalli –. E la festa continua oggi. Ospiteremo altre società lombarde che verranno a giocare con noi”.

Gli organizzatori hanno pensato anche agli adulti promuovendo il secondo torneo amatoriale di touch baar.

É uno sport di squadra, una variante del rugby a 13 in cui il placcaggio viene sostituito da un semplice tocco dell’avversario. Ieri dieci squadre, composte da massimo due giocatori tesserati, due donne e dilettanti neofiti, si sono date battaglia.

“Si tratta di una sfida 7 contro 7 in un campo ridotto con regole più semplici – ha spiegato Redaelli – una maniera per coinvolgere più persone e per fare avvicinare chiunque al nostro sport”. Il direttore sportivo si è lasciato andare anche in un commento sul Bione:”Dopo una fase dove abbiamo criticato il centro, perché dimostra gli anni che ha, oggi, non essendoci altre alternative in città, abbiamo iniziato una fase di collaborazione. Con i gestori ci siamo assunti alcuni oneri come la manutenzione ordinaria dei campi in cambio di una maggiore libertà nella gestione degli spazi”.

Elena Pescucci