LECCO – “Si trattava di un uomo anziano, deceduto di una morte naturale, presumibilmente per infarto, senza segni di violenza”: lo ha dichiarato il dottor Paolo Tricomi, l’anatomopatologo che ha eeffettuato l’autopsia sul corpo rinvenuto martedì a poca distanza dal sentiero dei Pizzetti sul monte San Martino. Troppo avanzato lo stato dik pèutrefazione per poter avere maggiori informazioni. Comunque, potrebbe trattarsi di una persona più anziana dei cinquant’anni inizialmente ipotizzati dopo la prima visita (esterna).
Inutili per il riconoscimento anche indumenti, coperte, libri e quanto d’altro i Carabinieri hanno raccolto davanti alla grotta dove l’uomo quasi certamente abitava stabilmente. Gli inquirenti, coordinati dal Sostituto Procuraore Paolo Del Grosso, tenteranno anche la carta del Dna e delle impronte digitali. Tutto il materiale è stato inviato ad un laboratorio specializzato in questo genere di analisi, nella speranza di risalire a chi fosse il mietsrioso uomo deceduto sul “monte marcio”.