SAN GIOVANNI/I MURALES
DEI BAMBINI DELLA DIAZ
PER IL BENE COMUNE DI LECCO

inaugurazione-murales-diaz-san-giovanni-39LECCO – Si sono riuniti tutti i 213 bambini con le loro insegnanti nella palestra della scuola primaria Armando Diaz del rione di San Giovanni per inaugurare i murales realizzati in collaborazione con Nicholas Turba e Giovanni Locatelli dell’Informagiovani, presente con i responsabili Luca Pedrazzoli ed Elisa Sardi. Per il plesso Lecco 2 era presente a nome del dirigente scolastico Simona Anna Toffoletti il collaboratore dirigente della Scuola Primaria Marina Corti.

Orgogliosi, come solo sanno essere i bambini, davanti al sindaco Virginio Brivio e all’assessore Simona Piazza che ha tagliato due nastri inaugurali posti davanti ai giganteschi affreschi realizzati su pannelli dai giovanissimi.

Merito dell’iniziativa, che si inserisce nell’ambito del progetto Avere Cura del Bene Comune, il Comitato Genitori “Insieme si fa…guidato da Sonia Fassoni. Protagonista indiscusso nonno Alfredo che ha posizionato i murales realizzati dai bambini sul muro perimetrale della scuola con ben 120 tasselli e allestito la mostra fotografica che mostra le varie tappe della realizzazione: un esempio per molti.

Il sindaco Brivio ha voluto abbracciare, al termine della cerimonia, tutti i bambini e stringere le loro mani; con una punta di orgoglio ha sottolineato: “Oggi è una giornata molto bella e molto importante anche se piove. L’ultima volta che sono venuto abbiamo inaugurato il tetto, risistemato e i pannelli e l’impianto che porta la corrente elettrica per il riscaldamento solare con il risparmio energetico ben rappresentato dal pannello numerico all’ingresso che vi riporta tutte le mattine i numeri dell’inquinamento in meno che si è fatto. Ci sono delle cose che è giusto che sia il Comune a fare come le cose complicate per le quali i vostri genitori pagano le tasse ed è giusto che i soldi vengano spesi bene anche se questi sono sempre meno in merito alle cose da fare. Ci sono tante piccole realtà comunque importanti che è bello che sia la gente a farle”.

“Voi avete fatto questi lavori abbellendo il vostro cortile. Avete aggiunto bellezza ad un muro che da oggi guardarlo sarà diverso. Questo abbellimento è stato fatto anche con il vostro lavoro. Questo progetto Avere cura del bene comune che vi è stato presentato, significa proprio questo: ognuno per un pezzettino non chiede a qualcun altro di rendere un po’ più bello o suo un pezzettino di città, ma porta anche il suo contributo. Guardate che questo è importante, perché quello che voi fate, non lo fate per il Comune o per il Sindaco, ma per voi stessi, per la vostra comunità e per il vostro quartiere e famiglia. Credo che se ognuno fa un pezzettino, si sente più responsabile.

Infatti è importante non solo fare le cose, ma anche non scarabocchiarle e tenere un comportamento rispettoso del lavoro che altri hanno fatto. Avere cura del bene comune, significa che tutti gli ambienti comuni in giro per la città, sono di tutta la comunità perché la rendono un po’ più bella.

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Avere cura di queste cose vi inorgoglisce: vedere cose belle attorno a voi vi fa sentore anche un po’ più belli dentro e sereni, indipendentemente da chi è il proprietario di queste cose. Vi ringrazio molto perché quello che avete fatto per la vostra scuola, lo avete fatto per voi stessi, per le vostre famiglie, ma soprattutto per tutta la comunità.  La comunità è più bella quando c’è un pezzettino di lavoro fatto da tutti”.

L’assessore alla Promozione della cultura e delle politiche giovanili Simona Piazza ha ribadito il pensiero del sindaco facendo fare una promessa ai bambini: “Vi ringrazio di cuore perché avete fatto un lavoro bellissimo. Lo avete fatto per voi, per la vostra scuola e le famiglie che con voi la vivono. Ma lo avete fatto per i tanti bambini che verranno l’anno prossimo. Vi lascio un compito speciale: dovete raccontare ai bambini che arriveranno nuovi l’anno prossimo che cosa sono i murales che voi avete fatto e come li avete fatti e perché. Li avete fatti per abbellire la scuola, per il bene comune. Noi abitiamo in città, ma la città è nostra! Ognuno di noi deve fare un pezzettino per vivere meglio, per sé e per la propria famiglia e amici. Se si continua così un giorno la città sarà più bella. Io conto su di voi! Mi raccomando, passate parole a chi verrà l’anno prossimo!”.