LECCO – Giovedì 6 marzo, nell’81° dai fatti, CGIL, CISL, UIL, ANPI, Comune e Provincia di Lecco hanno commemorato l’anniversario degli scioperi del 7 marzo 1944.
Le celebrazioni, cui ha preso parte il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, hanno visto il ricordo dei deportati lecchesi presso il Parco 7 Marzo di Corso Matteotti a cura del presidente di Anpi Lecco Enrico Avagnina, l’omaggio floreale alla lapide dei caduti in Via Castagnera e la cerimonia istituzionale in Sala don Ticozzi. Tra i presenti anche Luigi Galbani, fratello del compianto Pino Galbani, partigiano e testimone instancabile della sua deportazione, con il suo monito: “Dobbiamo tener vivo il ricordo per i giovani”.
“Il ricordo di quei 22 operai lecchesi deportati dai nazifascisti, di cui 14 morti nei lager – ha commentato il sindaco Gattinoni -, ci consegna oggi due insegnamenti: il coraggio delle persone semplici e l’arroganza del potere. Guardando a questa dolorosa pagina di storia, possiamo fare memoria della forza dei nostri concittadini per affrontare le angherie dell’oggi”.