SOCCORSO ALPINO/UNA MARCA
DA BOLLO PER RIMBORSI DI LAVORO:
A LECCO SI’, A COMO NO…

BELLUNO – “Non è uno scherzo: introdotta la tassa sul soccorso alpino“. Lo scrive su Facebook il CNSAS “Dolomiti Bellunesi aggiungendo (comprensibilmente) “PAZZESCO!!!!!!!!!!!!!!”. Ma ecco la spiegazione – chiamiamola così – ufficiale: “I Volontari (lavoratori autonomi) del CNSAS che si astengono dal lavoro per fare, DOVER FARE soccorso, dovranno pagare la marca da bollo da € 16,00 per effettuare la richiesta di rimborso prevista per legge della giornata persa…”.

CNSAS MARCA DA BOLLO

Tra i primi commenti nella pagina social dei soccorritori bellunesi, ecco “NON HO PIU’
PAROLE…ANZI SI!!!!!!”, “Se vi capita di dover salvare un politico…. lasciatelo lì dov’è!”, “Il dizionario delle parolacce non è sufficiente per esprimere quel che penso…” e via così.

Un tema destinato che fa discutere, naturalmente. Ma non dalle nostre parti, dove la questione è nota da tempo. A Lecco infatti sono anni e anni che chi fa Soccorso Alpino è costretto ad usare la famosa marca da bollo – e più d’uno ha rinunciato perfino a richiedere i rimborsi, considerando il tempo perso per poi ottenere pochi euro netti. Considerando inoltre che nella vicina Como la gabella invece non si paga…