LECCO – La violenza domestica è un’emergenza silenziosa che colpisce anche il Lecchese. È emerso con chiarezza in occasione dell’incontro che Confartigianato Imprese Lecco e Soroptimist International Club di Lecco e Merate hanno organizzato coinvolgendo numerosi attori del territorio, dalle forze dell’ordine ai centri antiviolenza.
L’evento ha costituito un tassello del progetto nazionale Soroptimist “Sentinelle nelle professioni”, che vedrà a febbraio le due associazioni collaborare nella formazione e informazione di operatori artigiani del settore benessere (in particolare parrucchieri ed estetisti), che potranno apprendere come cogliere segnali di abuso e le modalità per offrire adeguato supporto alle vittime.
In occasione della serata andata in scena nei giorni scorsi, a rappresentare Confartigianato Imprese Lecco sono stati la presidente Ilaria Bonacina, il segretario generale Matilde Petracca e i presidenti della categoria Benessere Dante Proserpio e del Movimento Donne Impresa Silvia Dozio. Per Soroptimist, invece, presenti le presidenti dei club di Lecco Silvia Villa e Merate Grazia Corti.
Dopo il saluto dei promotori, che hanno spiegato il progetto e illustrato i motivi per i quali gli artigiani lecchesi hanno scelto di aderire all’iniziativa, l’attenzione si è spostata su chi queste situazioni le affronta quotidianamente. È il caso della psicologa Sara Martelli, che ha evidenziato alcuni campanelli d’allarme. “Se dall’estetista o dal parrucchiere la moglie dice che passerà il marito a pagare in un secondo momento e quest’ultimo chiama per chiedere conferma della presenza della moglie, è il caso di rizzare le orecchie”. Si parte dalla violenza psicologica per poi arrivare spesso a quella fisica, come ha spiegato Grazia Brambilla, presidente di Telefono Donna Lecco, mentre Marianna Ciambrone, consigliera di parità della Provincia di Lecco, ha spiegato di aver ricevuto una quarantina di segnalazioni negli ultimi due anni. Indicativa è però un’altra cifra: “Venerdì abbiamo pubblicato un questionario per raccogliere informazioni, in forma anonima, su abusi sul posto di lavoro. In tre giorni abbiamo ricevuto 52 risposte”.
Si tratta di un fenomeno che sta mutando, come ha spiegato Brambilla: nel 2022 abbiamo aiutato 101 donne e nel 2023 151, mentre al 30 settembre 2024 siamo a 132 casi. “Non è da leggere come un problema in aumento, ma come un sommerso che sta emergendo”.
Ci sono però derive preoccupanti. “Negli ultimi anni sono aumentate le violenze dei figli maschi nei confronti delle madri. Solo lo scorso anno tre mamme hanno dovuto cercare rifugio in una casa sicura”, ha spiegato Amalia Bonfanti, de L’Altra metà del cielo.
Cercare aiuto non è semplice, per questo Soroptimist ha allestito diverse stanze dedicate, in Tribunale, al pronto soccorso dell’ospedale “Manzoni”, al comando provinciale dei Carabinieri di Lecco e presso la Compagnia di Merate, in cui le donne possano sentirsi al sicuro. “Chi si presenta da noi ha subito talmente tanti abusi, psichici e spesso fisici, negli anni, che arriva non avendo più nulla, neanche la paura – ha sottolineato il luogotenente Daniele Spinello del comando provinciale Carabinieri di Lecco – Ogni volta ci chiediamo come mai nessuno si sia accorto di nulla, ma se il livido si vede subito, la violenza psicologica è subdola e spinge la donna a sentirsi responsabile del problema”.
“Chi subisce violenza fisica non va volentieri da un medico. Io stessa ho perso un paio di pazienti, che stavano iniziando a confidarsi – ha rivelato Silvia Villa, medico oncologo – Dopo essere arrivate una volta col marito non le ho più viste. Nel 2023 da gennaio a ottobre ci sono stati 190 ricoveri per lesioni gravi da violenza”.
“Sono numeri e storie che fanno impressione – ha concluso la presidente Bonacina – Per questo è fondamentale fare qualcosa di concreto. E grazie all’iniziativa di Soroptimist anche i nostri artigiani avranno la possibilità di fare la loro parte nell’ascoltare e aiutare le vittime”.