GORIZIA – Nella cornice dei Campionati Italiani di ciclismo su strada 2025, arriva una grande sorpresa e ha le gambe e la grinta di Filippo Conca, 26 anni, bellanese, tesserato per lo Swatt Club, ha conquistato la maglia tricolore battendo allo sprint nomi blasonati come Alessandro Covi (UAE Team Emirates), Thomas Pesenti (Soudal Quick-Step Devo Team), Giovanni Aleot (Red Bull-Bora-hansgrohe) e il compagno di squadra Mattia Gaffuri.
Una vittoria nata dal coraggio, sin dalle prime fasi di gara, lo Swatt Club – formazione amatoriale lombarda – ha imposto un ritmo alto, entrando nelle fughe e animando la corsa. Nel finale, sulla salita di San Floriano al Collio, Conca e Gaffuri hanno preso l’iniziativa, riuscendo a inserirsi nel quintetto di testa. Sul rettilineo d’arrivo, Covi ha lanciato lo sprint, ma Conca lo ha superato di potenza negli ultimi metri, scoppiando in lacrime per l’emozione di un successo insperato fino a pochi mesi fa.
Conca non è un nome nuovo per il ciclismo italiano: dopo due stagioni da professionista con la Lotto-Soudal (2021-2022) e altre due con la svizzera Q36.5, era rimasto senza contratto a fine 2024. Sembrava vicino all’addio all’agonismo, pronto a dedicarsi ad altro, ma ha trovato una seconda opportunità nello Swatt Club, squadra che partecipa principalmente a gare amatoriali e di Gravel. Lo Swatt, infatti, nasce nel 2017 dall’esperienza del blog Solowattaggio, proprio per offrire una “seconda chance” a corridori over 23 rimasti senza contratto o esclusi dal professionismo. Non è una formazione Professional né Continental: il club si definisce “movimento culturale sportivo”, aperto a ciclisti di ogni livello, con una filosofia basata su libertà di espressione, passione e spirito agonistico.
“Vogliamo dare a chi lo merita una seconda chance, l’opportunità di guadagnarsi il ciclismo che conta anche avendo superato l’età che oggi viene ritenuta imprescindibile,” ha spiegato in una intervista il fondatore Carlo Beretta al giornale bici.pro
Questo podio farà discutere, perché porta alla luce il ciclismo che non fa parte dei circuiti ufficiali e affonda le sue radici nel vasto e vivace mondo amatoriale. Una rottura degli schemi che essendo ora iridata non può essere ignorata o peggio snobbata, se non altro perché è palpitante di emozione e determinazione.
RedSport