SPACCIO NEI BOSCHI, PATTEGGIANO IN 9 COMPLESSIVI 15 ANNI DI CARCERE

LECCO– Nove persone tra lecchesi, brianzoli ed extracomunitari, in particolare marocchini e tunisini tra i 22 e 45 anni, hanno patteggiato la pena per spaccio nei boschi tra Civate, Cesana Brianza, Bosisio Parini e Molteno.

Dopo il servizio di Striscia la Notizia sullo spaccio a lato della superstrada 36 vennero intensificati i controlli e la Polizia di Stato di Lecco effettuò una serie di retate. Nel 2022 gli agenti della Mobile di Lecco avevano arrestato Azzedine Ramli, marocchino 31enne, soprannominato negli ambienti dello spaccio “Lupo” per la ferocia e perché agiva con un machete nei boschi della droga a lato della Super Milano-Lecco e un connazionale, Faou Houssman. Entrambi sono già stati condannati e a Ramli sono stati inflitti 4 anni di reclusione. L’attività di spaccio era assidua, quantificata dagli inquirenti in circa 80 persone al giorno, e produceva un giro d’affari medio di circa 10.000 euro.

Oggi davanti al Giudice delle udienze preliminari Salvatore Catalano è stata definita la posizione degli altri spacciatori: due andranno a giudizio in aprile, uno ha scelto il rito abbreviato con una condanna a 2 anni, nove hanno scelto il patteggiamento con una pena tra un anno e 4 mesi e tre anni di reclusione.

Complessivamente sono stati inflitti 15 anni di carcere. Altri nove tra tunisini e marocchini risultano irreperibili.

A.Pa.