SPECIALE LECCO NEWS: PERCHÉ IL LAGO DI COMO SI CHIAMA “LARIO”?

LECCO/COMO – In tanti si chiedono (noi compresi) perché il Lago di Como si chiami “Lario“. Il nostro grande specchio d’acqua è conosciuto anche con il nome storico e originale di “Lago di Lario” – denominazione derivante dal latino “Larius”, termine usato dai Romani per indicare questo lago già nell’antichità.

Origine del nome “Lario”

Il nome “Lario” ha radici antichissime, risalenti all’epoca romana, come testimoniano fonti storiche e geografiche dell’epoca. Plinio il Vecchio, celebre naturalista romano originario di Como, nel suo “Naturalis Historia” menziona il lago chiamandolo “Larius Lacus”. Il termine latino “Larius” potrebbe avere origini ancora più antiche, prelatine o celtiche, con significati legati al concetto di “luogo incavato” o “piano“, come suggeriscono alcune interpretazioni linguistiche.

Nel Medioevo, il nome Lario continuò a essere utilizzato soprattutto in documenti ufficiali e testi ecclesiastici, mentre la denominazione “Como” iniziò a prevalere nei contesti quotidiani e commerciali, legata alla città di Como situata all’estremità sud-occidentale del lago.

Differenze tra “Lago di Como” e “Lago di Lario”

Oggi il nome “Lago di Como” è quello più diffuso e riconosciuto a livello internazionale, soprattutto per ragioni turistiche, poiché Como è una delle principali porte d’accesso al lago.

Tuttavia, “Lago di Lario” rimane un nome valido e usato in ambiti culturali, storici e letterari, portando con sé un forte legame con la storia antica del lago.

A sinistra: l’Uomo Lario (costume di Carnevale)

Testimonianze e simboli del nome “Lario”

Il nome “Lario” è ancora presente in toponimi e termini legati alla zona, come il “Triangolo Lariano”, l’area geografica compresa tra Como, Lecco e Bellagio, Mandello del Lario, Abbadia Lariana e il “Lariosauro“, un rettile marino preistorico (foto sotto) che prende il nome dal lago.

Curiosità aggiuntive

Il Lago di Como ha una forma a “Y” rovesciata, simile alla lettera greca lambda, ed è il lago più profondo d’Italia, con un fondale che raggiunge i 410 metri.

La zona è stata abitata sin dalla preistoria e divenne un luogo di villeggiatura privilegiato già in epoca romana, con numerose ville costruite sulle sue sponde.

Conclusione

Il nome “Lario” è dunque un’eredità storica che risale ai Romani e forse a popolazioni ancora più antiche, che riflette l’identità culturale e storica del lago. Pur essendo meno conosciuto rispetto a “Lago di Como”, Lario conserva un valore simbolico e testimonia la lunga storia di questo straordinario specchio d’acqua lombardo.

P. T.