SS 36, DIVIETO TRASPORTI ECCEZIONALI: PROTESTA RINVIATA, ATTESI 200 TIR

LECCO – È stata rinviata a data da destinarsi la manifestazione degli autotrasportatori lecchesi, prevista per lunedì 10 marzo, contro il contestato divieto di circolazione dei mezzi pesanti eccezionali sulla SS 36 emesso dal sindaco di Pescate Dante De Capitani.

La FAI territorialmente competente, che rappresenta il settore, aveva chiesto l’intervento del Prefetto, della Provincia e della Camera di Commercio che “ancora una volta – come dichiara il segretario regionale FAI Giorgio Colato – non hanno saputo o “voluto” intervenire su un fatto palese di abuso e interruzioni di una strada pubblica”.

“Anche la lettera di risposta del Prefetto ci lascia basiti, anche per questo – aggiunge il presidente nazionale Paolo Uggè – la FAI Nazionale interesserà i parlamentari perché rappresentino attraverso interrogazioni o prese di posizione l’assurdità di tale situazione. Basta con decisioni locali che attraverso le penalizzazioni delle attività di autotrasporto, danneggiano l’economia dei territori – sostiene il presidente Uggè -. Allo stato delle cose, la FAI, come sempre, è vicina alla categoria per ogni iniziativa utile non solo all’autotrasporto ma anche all’economia della provincia di Lecco e della Regione Lombardia”.

Nel pomeriggio di ieri, gli autotrasportatori si sono riuniti in assemblea per organizzare, con il supporto della FAI territoriale e regionale lombarda, laa manifestazione contro De Capitani, che “continua ad ostacolare senza alcuna giustificazione” il transito del trasporto pesante lungo la SS 36, l’unica arteria stradale che collega la Valtellina a Lecco. La decisione è stata presa dopo un incontro con il Questore di Lecco, Stefania Marrazzo, al quale ha partecipato una delegazione della FAI composta da Giorgio Colato, segretario regionale FAI Lombardia, Fernando Battazza, presidente FAI Como-Lecco e Massimo Colato, segretario FAI Como-Lecco. Nel corso del colloquio, è emersa la disponibilità del Prefetto di Lecco a convocare un tavolo di confronto per la prossima settimana. Tuttavia, gli autotrasportatori non intendono fermarsi: in assenza di garanzie concrete che assicurino alle aziende il diritto alla libera circolazione, la categoria è pronta a scendere in piazza.

L’assemblea ha deliberato all’unanimità di affidare alla FAI il mandato per organizzare nei tempi previsti dalla normativa vigente una manifestazione con almeno 200 tir, al fine di denunciare pubblicamente le restrizioni imposte dal Comune di Pescate. Parallelamente, verrà avviata un’azione legale con richiesta di risarcimento danni nei confronti di tutti i sindaci che, senza motivazioni valide, impediscono lo svolgimento regolare dell’attività di trasporto.

In risposta alle dichiarazioni del segretario regionale Colato, la presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann e il vicepresidente Mattia Micheli hanno dichiarato: “Non possiamo assolutamente accettare la dichiarazione del segretario Colato secondo cui ‘la Provincia è incapace di governare il suo territorio’.
La realtà è che la Provincia di Lecco non può intervenire in maniera diretta su una competenza esclusivamente comunale, ma non siamo certo stati a guardare. Abbiamo portato avanti su tavoli preposti per una valutazione seria della questione. Abbiamo avuto diverse interlocuzioni con i soggetti coinvolti, ci siamo fatti subito parte attiva per parlare con il Sindaco di Pescate e abbiamo trovato una mediazione, in attesa della convocazione del tavolo prefettizio. Siamo stati i primi e più strenui oppositori all’eliminazione della rampa di Pescate sulla Ss 36, per noi fondamentale allora e ora, e oggi si scopre che è effettivamente così.
Siamo stati i primi e forse gli unici a scrivere a Regione Lombardia e ad Anas un’ampia e articolata lettera che comprendeva altre esigenze del territorio, inviata con il consenso della Conferenza dei Sindaci del Lecchese, affinché quel tratto di strada venga preso in carico da Anas. Questi sono fatti concreti e dimostrabili, a tutela e difesa del nostro territorio e della sua economia, facendo rete e sistema con gli enti locali che alla Provincia fanno riferimento.
Questi sono fatti e non chiacchere. Piuttosto che rilasciare simili dichiarazioni, sarebbe meglio lavorare tutti insieme per trovare soluzioni concrete ai problemi”.

M. C.