SS36, QUANTI ERRORI.
CRITICHE DA LEGAMBIENTE

LEGAMBIENTE SU 36LECCO – “All’epoca della progettazione della ss 36 non si potevano ancora conoscere alcuni fattori di rischio”. Parola di Alfredo Bini, geologo dell’Università degli studi di Milano. “L’acqua nelle gallerie non era prevedibile – continua – così come il movimento del monte Legnoncino è stato scoperto nel corso degli anni ’80”. Così a Lecco in occasione della presentazione di una mostra sulla costruzione della strada, dal titolo “Superstrada 36: un passato da non ripetere, un futuro da tenere sotto controllo” organizzata da Legambiente e Wwf.

E proprio queste associazioni cercano di tutelare il futuro. “Chiariamo un punto fondamentale – spiega Bini –: il dissesto idrogeologico è un fenomeno che non esiste, il problema è che troppe volte si costruisce nei posti sbagliati. In qualsiasi zona possono esserci problemi, nemmeno l’ingegneria può risolvere qualsiasi cosa”. Il geologo sottolinea che “ci vogliono anni di studio per capire bene la struttura di un territorio, ma non esiste un tracciato stradale senza problemi e senza rischi”.

La chiusura di un tratto della Ss 36 nelle scorse settimane ha creato un’occasione per pensare a una mobilità diversa per le merci e per le persone. “Le amministrazioni devono valutare la fattibilità di alcune opere opportune per un migliore utilizzo della superstrada – afferma Costanza Panella, presidente del circolo Legambiente del Lario orientale –: lo svincolo di Piona verso Nord può essere un’alternativa all’attraversamento di Colico, ma sarebbe opportuno anche eliminare il passaggio a livello a Bellano e il raccordo tra lo svincolo di Mandello del Lario e la viabilità. Ma tutto questo non ci pare sufficiente”.

Secondo Enzo Venini di Wwf Italia “sono state realizzate gallerie tecnicamente inadeguate, nel luogo sbagliato, con grande dispendio di denaro non soltanto per la loro realizzazione, ma anche per la manutenzione straordinaria e messa in sicurezza successiva partita immediatamente dopo la loro apertura sino ai giorni nostri”.

Errori che ora non dovranno essere ripetuti con la ciclopedonale tra Lecco e Abbadia Lariana. “I lavori per la pista dovrebbero riprendere a breve – spiega il sindaco Virginio Brivio – nel tratto tra Lecco e l’Orsa maggiore”.

I consiglieri regionali Mauro Piazza (Pdl) e Raffaele Straniero (Pd) hanno inviato una lettera per sollecitare Anas a terminare i lavori.

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