SULLO SCIOPERO ‘NEGATO’
LA RSU NOSTRA FAMIGLIA
CITA PAOLO PIETRANGELI:
“CHE ROBA, CONTESSA…”

LECCO – Riceviamo e pubblichiamo di seguito, in forma integrale, l’intervento della RSU La Nostra Famiglia
di Bosisio Parini, Lecco e  Ponte Lambro.

Che roba, Contessa…

Il 16 di dicembre come categoria di lavoratori saremo esentati dallo scioperare, anzi, non potremo proprio scioperare, i servizi pubblici essenziali devono andare avanti, la salute va garantita, a maggior ragione durante una crisi pandemica, giusto così. Ma, se ci dispiace non esserci, concordiamo completamente con le motivazioni di questo sciopero e lo faremo sentire.

Non vogliamo che il nostro rispetto per i nostri assistiti diventi un possibile alibi per i padroni della sanità privata per non riconoscere i diritti fondamentali delle lavoratrici e dei lavoratori che tutti i giorni garantiscono i livelli essenziali di salute, e ancora una volta, mossi dalla responsabilità protestano, ma curano, riabilitano, assistono i più fragili.

Lavoratrici e lavoratori come noi, da 15 anni senza aumenti salariali, hanno bisogno di vedere il giusto riconoscimento dei propri diritti e di un giusto salario. Non di una mancetta di 10 euro. Abbiamo bisogno di lavoro stabile. Abbiamo bisogno di riconquistare la nostra dignità. Invece Regione Lombardia, che non batte ciglio sui mancati rinnovi, pensa a come accaparrarsi i soldi del PNRR con una finta e peggiorativa riforma sanitaria. Non batte ciglio neanche la Curia, forse la carità sulle spalle dei lavoratori è la moda degli anni 20 del nuovo millennio.

Ma noi sappiamo di essere nel giusto!

Attendiamo con pazienza che la giustizia faccia il suo corso, come lavoratrici e lavoratori, come delegate e delegati abbiamo fede.

Aderiamo con il cuore allo sciopero pur non potendovi partecipare, perchè riteniamo iniqua la redistribuzione di questa finta manovra fiscale che, riformando le aliquote, ancora una volta ruba ai poveri per dare ai ricchi. pretendiamo serietà e rispetto, non vogliamo elemosine lanciate dall’alto, in un evidente scollamento dalla realtà della classe politica del paese.

Vogliamo il nostro contratto, vogliamo un giusto salario e che Contessa si metta l’animo in pace, lotteremo fino al riconoscimento dei nostri diritti.

Grazie a chi aderirà allo sciopero e lo farà anche per noi. Avete il nostro pieno sostegno e siamo certi che porterete anche la nostra causa nelle manifestazioni.

LA CITAZIONE (IN VIDEO):