TACHIGRAFO MANOMESSO E ALCOL.
GUAI PER UN CAMIONISTA
FERMATO IN CENTRO CITTÀ

cronotachigrafo camion polizia stradaleLECCO – La stradale lo ha sorpreso attorno a mezzanotte, in stato d’ebbrezza e col cronotachigrafo manomesso col classico trucco del magnete; per il camionista rilevata la “omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro”.

Il controllo è avvenuto nella notte in via Leonardo da Vinci, in città. Secondo i dati registrati dal cronotachigrafo digitale il mezzo risultava fermo da circa tre ore. A richiesta di spiegazioni il conducente ha ammesso di fronte agli agenti di polizia di aver personalmente manomesso il sistema di monitoraggio.

Posizionato tra gli organi differenziali e del cambio era infatti stato inserito un magnete lungo circa due centimetri. In quella posizione l’aggeggio è in grado di interferire con l’efficienza del cronotachigrafo sino ad annullarne l’attività di registrazione, dunque impedendo al sistema di memorizzare i valori relativi alla velocità di marcia, ai tempi di guida e riposo ed alle percorrenze chilometriche. Rimosso il magnete gli agenti hanno potuto constatare il perfetto funzionamento del tachigrafo.

Per l’autista è scattata una contestazione penalmente rilevante, essendo la manomissione riconducibile come “omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro”. Il camionista inoltre era in stato di ebbrezza alcolica, primo caso del genere in provincia per un professionista, peggiorando oltremodo le contestazioni a suo carico, tra cui il ritiro della patente di guida.