TELERISCALDAMENTO E SILEA,
PALAZZO BOVARA VOTA
PER “FRENARE” SUL PROGETTO

silea-forno inceneritoreLECCO – Nuovo accesso scontro durante il consiglio comunale di ieri sera sul tema del teleriscaldamento. L’ordine del giorno infatti prevedeva che i consiglieri votassero a favore o contro l’atto di indirizzo approvato lo scorso 30 marzo dall’assemblea di coordinamento intercomunale di Silea e di cui si è discusso durante la commissione comunale del 12 aprile.

Proprio in quell’occasione il sindaco Virginio Brivio aveva proposto a Massimo Riva del M5s di non emendare il documento in approvazione, ma di proporre eventualmente un ordine del giorno supplementare sul tema, che specificasse alcune istanze, ordine del giorno poi preparato in maniera congiunta dal grillino e della democratica Elena Villa e posto in votazione questa sera.

“Lo scorso anno l’assemblea dei soci di Silea – spiega il primo cittadino introducendo l’atto di indirizzo – aveva deliberato di affrontare il tema del teleriscaldamento in una seconda assemblea, dopo aver promosso una serie di momenti di confronto e approfondimento nel territorio e stasera siamo qui per dare coerenza a consenso a questo percorso. Il dibattito di questi mesi ha incontrato due punti fondamentali: la ferma consapevolezza che un sistema di teleriscaldamento non possa essere alimentato solo a rifiuti ma debba funzionare, in tempi significativi, con altre fonti e su questo lo studio presentato da Silea è insoddisfacente. In secondo luogo Regione Lombardia a gennaio ha approvato una risoluzione che pone le condizioni per riscrivere il capitolo della prescrizione dell’Aia. Con questo atto noi chiediamo alla Regione di frenare sul progetto in attesa di approfondimenti“.

Elena VillaÈ invece Elena Villa del Pd a relazionare per prima sull’ordine del giorno scritto a quattro mani con Riva: “È un documento in assoluto accordo e sostegno all’atto di indirizzo appena presentato e contiene già tutte le istanze importanti raccolte dai comuni e dal territorio. Qui ribadiamo che la visione del teleriscaldamento deve essere posta a livello regionale per un coordinamento di più ampio respiro; esplicitiamo alcuni concetti sulle soluzioni alternative, chiedendo di tenere in considerazione a livello tecnico-economico tutti i possibili scenari sia sul teleriscaldamento sia sul futuro del forno. E poi ancora sottolineiamo che bisogna andare nella direzione della maggiore differenziazione dei rifiuti, del riciclo e del recupero di materia, invitando i comuni ad essere promotori di nuove proposte della gestione dei rifiuti”.

Massimo Riva 1 Movimento 5 stellePiccolo colpo di scena per Massimo Riva, che secondo l’accordo proposto da Brivio avrebbe dovuto votare a favore dell’atto di indirizzo in virtù del voto della maggioranza sull’ordine del giorno congiunto. E invece il grillino apre il suo intervento spiegando che “oggi Silea ha mandato una lettera in relazione al bando per la sostituzione della turbina – il famigerato Lotto A del teleriscaldamento – che mi ha fatto dubitare ci sia coerenza con quanto scritto nella prima pagina dell’atto di indirizzo: ai consiglieri viene vietato l’accesso agli atti e di conseguenza la possibilità di esercitare il controllo analogo di cui lì si parla. Ho forti perplessità nell’approvare questo documento e chiedo che si proceda votando i punti che lo compongono in maniera separata”.

“Non capisco come la lettera di Silea inficiare l’atto di indirizzo – tuona il democratico Stefano Citterio – mi spiace costatare che tutti gli sforzi di collaborazione vengano smentiti. Mi sembra che sia un percorso più che trasparente e più che condiviso che nella direzione della riduzione dei rifiuti e nella conversione dell’inceneritore in qualcosa di diverso”.

Critica su tutti i punti parte della minoranza: “C’è un’ambiguità di fondo che riguarda sia l’atto di indirizzo sia l’ordine del giorno – spiega da sinistra Alberto Anghileri –. Noi abbiamo deliberato di discutere in consiglio comunale del teleriscaldamento, quando lo facciamo? Stiamo andando avanti a colpi di ordini del giorno e atti di indirizzo senza mai entrare nel merito. Dobbiamo decidere noi che strada prendere e se ci siamo posti l’obiettivo di arrivare al 75 per cento della raccolta differenziata il forno non serve”.

Anche l’ex candidato sindaco Alberto Negrini esprime forti perplessità: “L’adozione dell’atto di indirizzo sul teleriscaldamento è un tassello di un percorso a senso unico nella direzione della costruzione dell’opera, di cui mai è stata messa in dubbio la realizzazione. Una decisione già presa dai vertici di Silea, ma non funziona così perché c’è il controllo analogo”.

luccisano micheleSul punto, e per precisare alcune affermazioni di Riva, è intervenuto anche il segretario generale Michele Luccisano: “Silea, come le altre società pubbliche, stanno mal digerendo le novità legislative sul controllo analogo. C’è però da sottolineare che il controllo analogo è diverso dalla richiesta di accesso agli atti, che può essere presentata anche da comuni cittadini. Certo è che quando Silea e le altre società affronteranno le nuove disposizioni sul controllo in house, non potranno più esimersi dal rendere effettivo il controllo. Detto questo anche a me l’accesso agli atti è stato negato“.

Al termine del dibattito si è proceduto a votare l’atto di indirizzo in due momenti – prima le premesse e poi il resto del documento – entrambe le deliberazione hanno ottenuto i 18 voti favorevoli della maggioranza, i tre contrari di Anghileri, Negrini e Riva, e i cinque astenuti di Lega e Ncd. Diversamente per l’ordine del giorno proposto da Pd e M5s che ha avuto il favore di tutti i consiglieri ad eccezione di Anghileri e Negrini.