TELERISCALDAMENTO IN COMUNE
OPPOSIZIONI CRITICHE, BRIVIO:
DOCUMENTO POLITICAMENTE FORTE

commissione 2 e 5_aprile 2017LECCO – Approda alla commissione consiliare congiunta del Comune di Lecco (della Seconda e della Quinta commissione) il dibattito sull’atto di indirizzo sul teleriscaldamento approvato lo scorso 30 marzo all’assemblea dei sindaci dei comuni soci di Silea, che deve essere ratificato da tutti gli 88 consigli comunali della Provincia entro l’11 maggio, quando si terrà la prossima assemblea dei Comuni.

Ad aprire la discussione il sindaco Virginio Brivio: “L’atto di indirizzo che proponiamo è stato posto come base della discussione e fa seguito alle linee di indirizzo approvate a luglio. Questo documento non riguarda l’insieme delle regole della gestione dei rifiuti ma sono il tema del teleriscaldamento e fa una scelta netta, quella di chiedere che quanto deliberato venga sposato dalla Regione così da modificare l’Aia vigente sul tema specifico del teleriscaldamento. Il secondo elemento di novità molto forte è che non solo il territorio ha messo in discussione il progetto, ma anche il consiglio regionale con la delibera del 28 gennaio, nella quale si afferma che vanno rivisti alcuni elementi fondamentali del teleriscaldamento, in particolare l’alimentazione a rifiuti, attraverso l’istituzione di un tavolo tecnico”.

Poste queste due premesse, il primo cittadino è passato ad elencare i cinque aspetti fondamentali sui quali chiederà il voto favorevole dei consiglieri comunali, che impegneranno Silea:

wallstreet regione brivio

1) a richiedere a Regione Lombardia di rideterminare temporalmente le scadenze già contenute nella vigente Aia, relative alla realizzazione del teleriscaldamento affinché si possano subito condurre, in maniera consapevole e non condizionata, le necessarie valutazioni nell’ambito del tavolo di confronto promosso dalla stessa Regione, coinvolgendo tutti i soggetti interessati alle tematiche in esame e non esclusivamente i tecnici, “In particolare i comuni”, aggiunge Brivio;

2) ad attivarsi affinché in tale tavolo di confronto, oltre agli aspetti epidemiologici e tecnico-economici si tengano conto di soluzioni alternative ad un progetto di teleriscaldamento che sfrutta unicamente l’energia prodotta dal termovalorizzatore e fonti di origine fossile, “perché noi non condividiamo un progetto che sia solo figlio di rifiuti e gas metano”, spiega il sindaco;

3) a chiedere al soggetto, pubblico o privato, che si proporrà per la realizzazione e la gestione della rete, di presentare una progettazione integrativa a quella già realizzata da Silea, sulle alternative di alimentazione del teleriscaldamento al più tardi da attivarsi, nell’ipotesi di una riconversione dell’impianto, alla data di scadenza dell’attuale Aia. Tali soluzioni dovranno andare nella direzione di non utilizzo di fonti di alimentazione a combustibile fossile;

4) a predisporre nell’ambito del tavolo tecnico regionale la fattibilità tecnico-economica e la tempistica delle modalità della riconversione dell’impianto di termovalorizzazione quale aggiornamento per un nuovo sistema di ciclo dei rifiuti gestito da Silea, “non siamo obbligati ad arrivare al 2032, la Regione può prevedere delle forme di decomission anche prima di quella scadenza”, commenta il primo cittadino;

5) a promuovere un confronto con i consiglieri regionali del territorio dedicati alle tematiche del teleriscaldamento e della possibile riconversione dell’impianto affinché possano consapevolmente rappresentare in Regione le istanze sia della società che dei comuni che dei cittadini.

“In questo atto di indirizzo – conclude Virginio Brivio – si trova anche il riferimento ad uno studio su quelle che potrebbero essere le alternative all’incenerimento dei rifiuti per l’alimentazione della rete, collocando il progetto nell’ambito di una pianificazione energetica di tutto il territorio. A me sembra che anche il larghissimo consenso che c’è stato all’assemblea dei sindaci dica una parola chiara su quello che per noi deve essere il progetto del teleriscaldamento e sulla direzione da intraprendere per conciliare l’aspetto politico con quello tecnico”.

Massimo Riva Movimento 5 stelleÈ Massimo Riva (M5s) ad intervenire per primo presentando cinque emendamenti all’atto di indirizzo discusso questa sera, con una premessa, che richiama la notizia delle ultime ore sul prolungamento della fine dello spegnimento del forno: “Ho partecipato all’assemblea del 30 marzo e quello che non è stato evidenziato era che nei fatti era già stata convocata la conferenza dei servizi, il sindaco di Valmadrera parlava ancora di 2030 ma quell’Aia era già scaduta”.

Sul tema è ancora il sindaco a puntualizzare: “L’Aia attualmente funzionante è l’aggiornamento di quella del 2014, del 29 dicembre 2016. È un testo che la Regione ha fatto per tutti gli impianti della Regione a seguito dello Sblocca Italia, nel quale si prevedeva di omogenizzare gli impianti. Il documento determina la durata massima dei forni e Silea assieme ad altri quattro, avendo delle performance molto buone, è stata collocata nella fascia dei 16 anni entro i quali bisogna chiudere o rivedere l’Aia. Intanto che i soci decidessero quale atteggiamento avere nei confronti del teleriscaldamento, Silea ha chiesto alla Regione una proroga dei tempi del progetto, i quali, così come indicati nella precedente Aia, erano già scaduti”.

Tornando all’oggetto della commissione i temi posti da Riva con i suoi emendamenti riguardano in primo luogo l’obiettivo, fissato dalle linee guida votate lo scorso luglio, di raggiungere il 75 per cento di raccolta differenziata entro il 2020: “Su questo obiettivo ambizioso è giusto che ci si orienti e che quindi venga inserito nel documento”. Altro punto su cui il grillino ha insistito è stato quello circa il supporto che la Regione offrirebbe, in termini di consulenze tecniche, giuridiche e di altra natura, a quegli impianti che vogliono cambiare direzione “sono strumenti di cui dobbiamo ricordarci”. Prima di prendere posizione sul teleriscaldamento Riva sottolinea anche che sarebbe opportuno “far redigere un piano economico finanziario asseverato, che tenga conto degli scenari del territorio in materia di gestione dei rifiuti e in particolare l’obiettivo del 75 per cento della raccolta differenziata. Chiedo che prima di decidere si tenga conto di tutti gli scenari e quindi anche della sostenibilità finanziaria, chiedo un piano economico che supporti la progressiva diminuzione dei rifiuti”.

no teleriscaldamento - felice airoldi
Striscioni davanti al Comune mercoledì

È sempre l’esponente dei Cinque stelle a sottolineare un aspetto importante: “Non capisco perché si è scelto di far sostenere a Silea il costo del lotto B. Silea non deve occuparsi di produrre gas ma di gestire i rifiuti, così facendo noi con la Tari andiamo a finanziare una cosa che non è di competenza della società. Finora – conclude Riva – non è stato messo nero su bianco una data certa: io ho ipotizzato il 2024, data in cui finiscono gli ammortamenti del precedente revamping, ma il territorio deve avere la forza e la responsabilità politica di fissare una data e trovare delle alternative per lo smaltimento”.

Stefano Parolari 2 Lega nordAnche le altre forze di opposizione hanno espresso perplessità riguardo al documento che è chiesto loro di votare. La Lega, con Stefano Parolari, sottolinea che le analisi e le decisioni su questo tema andrebbero fatte tenendo presente “i progressi della tecnologia: dal 2032 andremo chiudere o a rinnovare profondamente un sistema che è stato il pilastro delle politiche ambientali della provincia, dobbiamo valutare le alternative tecnologiche che ci sono. Il problema è capire cosa intendiamo fare dopo il 2032, perché il teleriscaldamento è un progetto che avrà 40 anni di ammortamento e su questo bisogna fare una riflessione: con cosa si alimenterà dopo il 2023? Quanto costerà?”.

Molto lucida anche la riflessione dell’ex candidato sindaco Alberto Negrini: “Se viene meno la possibilità di combustione dei rifiuti, che senso ha fare un sistema che si regge sulla combustione dei rifiuti? – e chiede anche – A quanto ammonta il contributo che Silea versa a Valmadrera? Che motivazione ha? Non c’è conflitto di interessi?”.

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“Non dissento da queste osservazioni – afferma Brivio in chiusura della riunione – ma bisogna mettere sui binari giusti le cose dette. Questo è un documento politicamente forte, che dice che quello che c’è scritto nell’Aia rispetto al teleriscaldamento non ci va bene e che non lasciamo sola la società su questo. Però questo documento ha un obiettivo: che la struttura tecnica della Regione riveda l’Aia e se carichiamo altri elementi, rischiamo di andare in Regione con uno zaino troppo pieno. Date per scontato tutti che l’Aia è congelata, ma così non è, dobbiamo conquistare il risultato in Regione. Il tema della dismissione, quello delle alternative, vanno dopo questa prima risposta della Regione, che deve autorizzarci a non fare il teleriscaldamento. Il dato non scontato di questo documento è che chiediamo, anche a fronte della delibera del consiglio regionale, di aprire una discussione sul teleriscaldamento di nuova generazione e sul futuro senza teleriscaldamento e senza forno. Mi auguro che non vengano strumentalmente immaginati e inventati nascondimenti e opacità per far saltare il consenso su questo documento comune”.

Manuela Valsecchi