TRA IL NASO E LA LUNA, MALGRATE
DONA A TELETHON 500 EURO

malgrate telethon vous valgranda 1MALGRATE – “Tra il naso e la luna. Luogo intimo, dove il compositore, arrivato in cima dopo una silenziosa salita, vive il momento dell’ispirazione e la percepisce in quello spazio dove tra lui e il cielo non c’è nulla. (…) Non è stato solo un concerto. Quello che ieri sera a Malgrate poteva essere definito un concerto di canti alpini credo sia stato per il pubblico, un vero e proprio racconto della storia del canto di montagna, non solo alpino ma anche d’autore e d’ispirazione popolare. Tre generi spesso uniti nelle performance dei cori virili, ma con differenze di tipo letterario, d’origine, storiche e compositive. Quindi le presentazioni che ho avuto modo di cercare ed interpretare occasionalmente per ieri, e grazie alla libertà che il coro mi ha concesso, esploravano le origini e la crescita anche culturale e poetica che il canto di montagna porta in sé, dal suo nascere in trincea al tempo della Grande Guerra, fino ai brani più contemporanei e ricchi dei sentimenti alpestri più poetici, legati alla bellezza del paesaggio naturale o alle memorie dei borghi di montagna ormai abitati da profondi silenzi.

Un’idea che ho coltivato dopo aver conosciuto da vicino due fra i migliori compositori di questo genere, Marco Maiero e Giuseppe Scaioli. Parole insolite per presentare, fino a ieri sera nascoste in libri e saggi dimenticati, ricche però di attenzione al canto di montagna, considerato da questi autori fra i generi musicali più vicini alla gente e all’emozione che provoca la montagna: Mauro Corona, Dino Buzzati, Massimiliana Barenghi, Giuseppe Mazzotti, Giulio Bedeschi, Franco Tassi, Raffaele Calzini, Angelo Manaresi, Angelo Casati, Bepi de Marzi e Marco Maiero. Con me, anche Marco Simonati che ha letto due tra i brani poetici. Poi l’esibizione musicale si è ovviamente articolata attorno a brani di Bepi de Marzi, Giuseppe Scaioli, Luigi Pigarelli, Angelo Mazza, Carlo Geminiani, Teo Usuelli, Arturo Zardini. Questo per ripercorrere anche le migliori penne che lasciano alla storia della musica contemporanea un magnifico testamento che è storico e nello stesso tempo artistico. Ma in fondo cos’è un canto, finchè rimane su uno spartito? Solo disegni, segni, geometrie, indicazioni.

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L’emozione arriva attraverso il lavoro meticoloso e delicato di un coro, che nel suo esibirsi, si fa portavoce di tutto questo. E ieri sera, ancora una volta, l’interpretazione de I Vous de la Valgranda diretti da Riccardo Invernizzi, ha permesso alla maratona Telethon di fare di questa tappa un’occasione di raccolta, che ha fruttato ben 465,00 euro, come ha comunicato questa mattina il coordinatore provinciale di Telethon Renato Milani. Un risultato inaspettato, e quindi ancor più gradito. L’iniziativa è stata accolta sempre con estrema disponibilità dal parroco don Andrea Lotterio, vicino alla montagna e certamente tra i sacerdoti più aperti alle iniziative di tipo musicale del nostro territorio”. In ultimo, in segno di riconoscenza, la consegna al coro di alcuni tra gli spartiti di Marco Maiero più rappresentativi della sua produzione musicale, come gesto per continuare ad imprimere nella gente il senso anche più attuale del canto di montagna. Ha concluso la serata Gerolamo Fontana, presidente UILDM Lecco e conosciutissimo pilastro del volontariato non solo locale.

Osservazioni di Michele Casadio, presentatore

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