TRAGEDIA DI ANNONE/LONTANI
GLI ESITI DELLE INDAGINI.
“IL MINISTERO PRENDE TEMPO”

TENTORI E FRAGOMELIROMA – “Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti prende tempo“. Questo il lapidario commento dei due deputati lecchesi del Pd, Gian Mario Fragomeli e Veronica Tentori, riguardo la risposta alla loro recente interrogazione sulla tragedia del ponte di Annone, trasformata in Question Time e discussa proprio oggi presso la Commissione Trasporti della Camera dei Deputati.

“Il MIT, in merito a quanto accaduto sul cavalcavia della strada provinciale 49 e alla relativa autorizzazione rilasciata dalla Provincia di Bergamo” spiegano “ha ribadito che non sono ancora disponibili i risultati delle delicate indagini, sia da parte della Magistratura così come da parte dell’apposita Commissione d’inchiesta ministeriale”.

“Sul quesito centrale dell’interrogazione” proseguono Fragomeli e Tentori “ovvero sulla necessità e urgenza – a nostro parere – di promuovere la realizzazione di una infrastruttura telematica opportunamente dedicata al monitoraggio, alla tracciabilità e alla condivisione delle autorizzazioni ai trasporti eccezionali tra Enti interessati, il Ministero non ha accolto la proposta di realizzare tale sistema telematico di controllo dal momento che lo stesso Ministero non dispone di un database, aggiornabile in tempo reale, di tutte le informazioni relative allo stato della rete viabilistica e, soprattutto, di eventuali lavori in corso d’opera”.

“Non nascondiamo un certo disappunto dal momento che la nostra idea era proprio quella che fosse il Ministero ad occuparsi della creazione del database necessario. Gli Enti interessati avrebbero poi potuto provvedere ad aggiornare la rete informativa, segnalando in tempo reale lavori in corso ed eventuali deviazioni, divieti e restrizioni”.

“La sicurezza dei cittadini è per noi prioritaria” concludono i due deputati democratici “e continuiamo a credere che un database e una piattaforma telematica di monitoraggio siano ormai fondamentali. Non possiamo più affidarci alla carta: le informazioni devono essere necessariamente digitalizzate, condivise e pienamente accessibili da parte di tutti gli Enti interessati”.