Ho letto le affermazioni di Airbnb sulla prevalenza degli alberghi rispetto alle case vacanza (appartamenti in affitto breve) e sui benefici di questi ultimi per il territorio.
Sono esterrefatto, ho letto raramente tali e tante falsità.
Di certo non è vero per il Lago di Como.
I posti letto in provincia di Lecco sono al 90% extra alberghiero, in provincia di Como circa il 70%, nell’extra alberghiero sono in netta, assoluta, maggioranza le case vacanza. Dal 2012 ad oggi sono nate migliaia di case vacanza e gli alberghi sono diminuiti a Lecco del 40% a Como sono rimasti invariati tra chiusure ed aperture. Tutti i posti di lavoro generati dalle case vacanza in provincia di Lecco non raggiungono quelli creati da un albergo quattro stelle con 100 camere e servizi. La spesa extra hotel certificata del turista che pernotta in albergo è nettamente superiore a chi sceglie l’appartamento. Gli alberghi rispondono alle norme sulla sicurezza alimentare, antincendio, dei lavoratori, sono un presidio che collabora ogni giorno con le forze dell’ordine. Gli alberghi non tolgono case in affitto o vendita ai residenti. Per rispondere alle norme spendono migliaia e migliaia di euro ogni anno dando ulteriore lavoro alle aziende specializzate. Questo è quello che succede da noi.
Riportata la propaganda alla realtà non credo sia giusto criminalizzare le case vacanza. Si tratta sempre di trovare un equilibrio sostenibile con le comunità locali. Un’ultima chiosa, sul nostro territorio non esiste il fenomeno dell’Over Tourism dovuto ai turisti, ma un forte affollamento in alcuni periodi dell’anno dovuto in gran parte a chi si muove in giornata, come è sempre stato essendo di fatto il lago di Milano.
Basta andare a Bellagio tra la tarda mattinata e la metà del pomeriggio e tornare verso le 19.00 per vedere la differenza.
Fabio Dadati
Albergatore
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