LECCO – Prima De Capitani da Pescate che, magari in modo involontario, mette in imbarazzo l’interessato “lanciando” la candidatura di Mauro Piazza per Lecco 2026; poi (certo più studiato) Lallo Negri che “raccoglie” per Fratelli d’Italia e dice che sì, loro mica hanno niente in contrario.
Al che noi, giornalisti e dunque per antonomasia maligni, gli chiediamo “Ma scusa, se fino a ieri Zampe e Piazza si sono mandati a quel paese puntualmente?”.
E qua il responsabile provinciale dei meloniani ci stupisce alla grande, dichiarando a Lecco News che “Fiocchi e Zamperini sono d’accordo a candidare Piazza“… C’è da sentire puzza di (cerino) bruciato lontano un miglio.
Anche perché, sanno tutti che le polemiche sanguinose tra consiglieri regionali (con qualche sponda del PD Fragomeli) sono all’ordine del giorno, tra “casi del cavalierino“, guerre per Linee Lecco e partecipate sparse, scontri verbali quotidiani e quant’altro…
Tutto questo, dove le mettiamo, a un anno dalle elezioni?
Predicano bene in prima pagina ma in pratica razzolano male. Negri mette le mani avanti, certo. Ma se fosse per non prendersi poi le responsabilità di una sconfitta? Gira voce nel centrodestra – quello che non parla sui giornali ma discute anche “animatamente in privato” che seguirà dibattito (come a fine Cineforum), ma ad alti livelli. Che le tre forze dell’alleanza saranno chiamate a formulare una candidatura a destra – saranno probabilmente il Fratello Boscagli, Fortino per Forza Italia e chissà se proprio Piazza per la Lega. E qui emerge l’incomprensione di fondo. Forse qualcuno, magari anche qualche collega giornalista, non ha capito che De Capitani in realtà ha “sponsorizzato” sì Piazza, ma come candidato in proprio, della Lega. Altro che con FdI.
Anche perché, vista oggi, la storia è che non si può giocare a fare gli incendiari per mesi e poi, improvvisamente, mettersi a fare i pompieri. Da tempo gli scazzi Piazza-Zamperini sono all’ordine del giorno, col sottosegretario che abbandona le riunione a ogni provocazione di Zamperini va. Negri c’è, sempre, e dunque o non vede (e sarebbe strano) oppure sa ma fa finta di nulla. Anzi.
Intanto emergono tensioni interne proprio ai Fratelli lecchesi, non solo sul dibattito per l’uscita del sindaco di Pescate. E non manca chi accusa Negri & C. più o meno in questi termini: “Colpa vostra se non si vince, in realtà siete voi che non volete Piazza”.
La morale? Che come anticipato da lunga pezza su questo giornale, andrà come vuole il Gatto, che usando varie pedine ha scavato solchi nel centro destra.
Con l’aiuto (consapevole?) dei Fratellini, facendo fuori i candidati credibili e lasciando che – alla lunga – gli avversari provino a perdere coi Boscagli e Minuzzo di turno.
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