UNA MOSTRA “SULLE TRACCE
DI ANTONIO STOPPANI”. PERCORSI FRA MONTAGNA SCIENZA E ARTE

stoppani InvitoLECCO – Nato e sepolto a Lecco (1824-1891) l’abate Antonio Stoppani è stato sacerdote, patriota, naturalista e geologo insigne, autore di opere scientifiche e letterarie di successo, appassionato alpinista e fervente apostolo dell’alpinismo.

Dalla complessità del personaggio e dalla vastità degli interessi da lui coltivati la mostra isola un tema, quello della passione per la montagna e per la scienza, allo scopo di documentare il valore delle scoperte scientifiche, soprattutto in campo paleontologico, i meriti alpinistici, l’impegno di divulgatore.
La trattazione teorica dei vari argomenti attraverso i testi e le immagini dei pannelli è supportata dalla ricchezza dei materiali esposti: fossili provenienti in larga parte dal Museo della Grigna di Esino, calchi di Lariosauro, edizioni storiche ormai quasi introvabili delle principali opere scientifiche, documenti provenienti dal Fondo Stoppani dei Musei Civici di Lecco.

E poiché il legame di Antonio Stoppani per la montagna è anche amore del bello ed elevazione dello spirito, la mostra dedica una sezione all’arte con una carrellata di opere (disegni, dipinti, sculture, fotografie) che in originale o in copia restituiscono l’immagine dell’abate e ne alimentano il ricordo.
I percorsi sulle tracce di Stoppani sono resi visibili da una grande mappa della Lombardia e del Canton Ticino dove trovano posto i principali siti di interesse scientifico e artistico e anche alcuni luoghi emblematici dello stretto rapporto del personaggio con le montagne, soprattutto lecchesi.
Una sorta di invito ai visitatori a mettersi in cammino su quelle tracce con almeno un po’ della passione e della curiosità che fecero di Stoppani se non un grande alpinista certamente un escursionista di valore.

La mostra è stata realizzata nell’ambito di “Confini d’incontro. Vie condivise d’arte, storia e tradizioni”, un progetto interreg di cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera che nasce dalla collaborazione del CAI di Lecco con altre due associazioni del territorio, Mikrokosmos e Associazione Amici dei Musei del territorio Lecchese, accomunate dall’obiettivo di sviluppare nel biennio 2012-2013 una rete di itinerari di turismo culturale fra Lombardia e Canton Ticino.

Il tema scelto, proponendo una figura di spicco nel panorama alpinistico dell’Ottocento, vuole essere un contributo di memoria per i 150 anni del Club Alpino Italiano che ricorrono proprio nel 2013.