Cara Lecconews
stasera inizia l’iter finale per il nuovo Pgt cioè il futuro della città. E lo si discute in una commissione a porte chiuse. Non per legge, non per obbligo, ma per scelta. Scelta opaca.
Il Sindaco ieri in Consiglio comunale messo alle strette da una semplice domanda “Perché?” ha provato arrampicate acrobatiche sugli specchi, equilibrismi verbali, parole buttate lì a caso che han mostrato solo una cosa: l’imbarazzo della sua inadeguatezza.
Il Regolamento (art.19) è cristallino: le porte si chiudono solo in casi eccezionali. Qui, invece, si chiudono per comodità.
Quando la trasparenza dà fastidio, si spegne la luce.
La risposta è stata infatti da manuale di democrazia al contrario: “Ne potevamo fare una sola, tra due mesi a ridosso dell’adozione” Livello asilo nido, senza la tenerezza.
Poi, il capolavoro: “Non è una vera commissione, è una pre-commissione.” Una nuova specie giuridico-amministrativa, forse ispirata dal sole del Cantun di Ball.
È più invece l’amministrare che si costruisce così: al chiuso, tra pochi, senza fastidi.
Tipo la democrazia.
Mauro Robespierre
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