CALOLZIOCORTE – È arrivato nell’ultimo consiglio comunale il “sì” della maggioranza alla proposta, avanzata dal capogruppo di Cambia Calolzio Diego Colosimo, di un’Unione dei Comuni della Valle San Martino. Tra i banchi della sala consiliare contrario solo l’assessore Dario Gandolfi, che ha evidenziato la maggiore utilità di una fusione diretta, senza passare per questo tipo di organizzazione; astenuto l’altro gruppo di minoranza, Calolziocorte BeneComune.
Il sindaco Marco Ghezzi, che aveva aperto alla proposta di Colosimo, ha evidenziato che sarà necessario ricercare vantaggi reciproci per tutti i comuni della valle nel prossimo futuro, mentre la consigliera d’opposizione Wilna de Flumeri e la capogruppo Sonia Mazzoleni hanno sottolineato, come altri amministratori locali, che tra le realtà della Valle San Martino sono già presenti vari accordi e convenzioni tra enti che funzionano e non necessiterebbero di ulteriori burocratizzazioni.
Colosimo, a seguito di questo punto di partenza significativo, ha commentato: “L’Unione dei Comuni rientra all’interno del programma elettorale del gruppo Cambia Calolzio, stilato in tempi non recenti, quindi una proposta che da tempo riteniamo importante portare per il nostro territorio. L’apertura e l’atteggiamento di ascolto da parte del sindaco Marco Ghezzi, che nell’ultimo consiglio comunale ha mostrato interesse per quest’ipotesi, è la prova che i tempi sono maturi anche da parte di una forza politica come la Lega, che da sempre rappresenta una forma di centralismo locale, per cui il dialogo con gli altri enti è stato negli anni difficile e complicato. Ci si è resi conto che da soli non si va lontani e che è necessario dare una forma di governo del territorio più efficace, più funzionale per tutti i sindaci della Valle San Martino”.
“L’obiettivo – ha spiegato il capogruppo – è togliere le forme di personalismo individuale e cercare una logica di condivisione dei servizi, in modo tale da avere performance migliori per la cittadinanza, anche in termini di assunzione del personale, di tassazione, di risorse destinati ai finanziamenti pubblici e di tutti i vantaggi che un’operazione di questo genere può portare”.
“Si è parlato dell’Unione dei Comuni, perché non della fusione? Perché credo che la fusione sia l’ultimo passaggio, che deve essere preceduto da una convivenza con le altre amministrazioni tale da maturare un percorso che potrà concludersi con la fusione; sarebbe un grande successo, però oggi è già complicato parlare di Unione dei Comuni, per cui presentare una proposta sulla fusione avrebbe certamente comportato un no”.
“Il mio invito, per gli amministratori locali che hanno rigettato a priori la proposta, è quello di ascoltare il nostro appello a partecipare a un confronto, per poi decidere insieme. Questa è la cosa più importante, sedersi intorno a un tavolo e avviare una discussione aperta, sincera e soprattutto concreta su una relazione che, come detto in consiglio comunale, verrà predisposta dall’associazione ItaliAE, che si occupa di nuove formule organizzative per i territori”.
In conclusione, Colosimo ha commentato l’astensione del gruppo Calolziocorte BeneComune: “Personalmente non ho compreso le motivazioni dietro questa astensione: so che le posizioni di molti consiglieri su questa forma di governo non sono contrarie, probabilmente vogliono comprendere in maniera più accurata il perimetro dell’iniziativa. Mi auguro che la loro posizione venga espressa chiaramente in sede di confronto, perché ne vale l’interesse della città di Caloziocorte e dell’intera Valle San Martino. L’obiettivo è quello di far crescere questo territorio, che sta vivendo, come tanti territori periferici, una situazione di crisi urbana, sociale, economica e che invece ha bisogno di un rilancio efficace per recuperare la competitività in tutti i settori”.
Michele Carenini