VARENNA – Un interminabile serpentone di oltre cento metri si snoda davanti all’imbarcadero di Varenna. Decine e decine di turisti, perlopiù stranieri – americani, britannici, australiani, ma anche tedeschi, francesi e canadesi – attendono pazientemente il proprio turno per salire su uno dei traghetti diretti verso Bellagio, Menaggio o Cadenabbia. La fila è ordinata, nessuno cerca di superare gli altri, ma la pazienza non sempre viene premiata: molti riescono a partire, tanti altri sono costretti a restare in attesa ancora per ore, sperando di trovare posto sul battello successivo.
Scene simili si ripetono poco distante, in stazione: qui, però, la disciplina viene meno. I viaggiatori si riversano in massa sui binari, rischiando di cadere, urtarsi a vicenda o essere investiti dai treni in transito. Queste situazioni si verificano praticamente tutto l’anno, soprattutto nei fine settimana.