VIALE ADAMELLO: CICLABILE?
DAI COMMERCIANTI
“GRAZIE, ANCHE NO…”

VIALE ADAMELLOLECCO – “La pista ciclopedonale in viale Adamello? Grazie ne facciamo volentieri a meno”. A dirlo sono i commercianti della via di san Giovanni che per ribadire con maggiore forza il concetto e fare sentire alta la loro voce stanno procedendo a una raccolta di firme. Già quando il progetto di riqualificazione di viale Adamello era in discussione Una voce autorevole della zona e del commercio si era levata, Felice Carminati che ha una serie di attività sull’importante direttrice del quartiere, anche vice presidente per il settore commercio della giunta di Unione Commercianti Lecco aveva detto chiaramente che sarebbe bastato riassaltare la strada e mettere mano ai marciapiedi ma che quella pista ciclabile e pedonale era “una cattedrale nel deserto buona solo a fare perdere importanti posti auto”.

Del resto proprio questo è il punto: la perdita dei posti auto è la vera motivazione e timore del commercio del rione. “Un timore legittimo – conferma il coordinatore della zona 3 Andrea Frigerio – non certo una polemica pretestuosa, ma vanno considerati anche altri aspetti. Per primo la presenza di un ampio parcheggio in via Sora, a pochi metri di distanza da viale Adamello, parcheggio quasi sempre con molti posti auto liberi. Poi la possibilità che una mobilità dolce offre al commercio”. Per Frigerio la possibilità di transitare su bici o a piedi consentirebbe di prestare maggiore attenzione a ciò che ci circonda e quindi anche a vetrine e negozi, una opportunità in più, insomma.

I lavori per la realizzazione del piano di riqualificazione di vioale Adamello potrebbero già iniziare a ridosso della stagione estiva oppure subito dopo, tempo che l’iter venga espletato. Il progetto prevede una pista, quella della discordia, pronta ad accogliere bici e pedoni che da via Gorizia si snoda  fino alla fine di viale Adamello. Qui al posto della segnalazione semaforica attuale verrebbe collocata una rotonda a gestire il traffico, asfaltatura e rifacimento dei marciapiedi. Il costo del piano è coperto per metà circa da fondi regionali, e per metà da fondi comunali.

Bianca Bardi