“VIETATO IL PALLONE”: POLEMICHE SUL CARTELLO DI OLGINATE, IL SINDACO RISPONDE

OLGINATE – Ha suscitato un dibattito a livello nazionale, ripreso da diverse testate, il cartello posizionato in piazza Garibaldi dall’amministrazione comunale di Olginate: su di esso si legge “La quiete e il decoro sono diritto di tutti. Sono vietati gli schiamazzi, il gioco del pallone e i giochi rumorosi in genere; i trasgressori saranno puniti con sanzione amministrativa da 100 a 600 euro”.

La misura drastica presa dall’amministrazione è stata pesantemente criticata, in particolare sui social, e a stretto giro è arrivata la risposta del sindaco Marco Passoni, che ha motivato la scelta: “Non ricordo che il Comune di Olginate sia mai finito sulla stampa nazionale per parlare di tutte le risorse e di tutti i progetti che dedichiamo al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza. Non ricordo di essere mai stato contattato da una giornalista, escluse le testate locali, per parlare della nuova mensa, della nuova palestra, della riqualificazione del Lungo Lago e dei suoi parchi gioco. Non ricordo titoli roboanti riguardanti le attività delle nostre scuole e associazioni dedicate al mondo dei più piccoli.

Ma è bastato un cartello, poco più grande di un A4, per scatenare un putiferio e un’ondata di fango che non ci meritiamo.

E tutto perché? Perché stiamo cercando di regolamentare una situazione che non vogliamo sfugga di mano, in una piazza dove circolano auto, seppure poche, e che si apre direttamente su una strada“.

“Anche noi abbiamo figli – spiega il primo cittadino – e conosciamo bene il valore sociale ed educativo del giocare insieme e dello stare all’aperto.
Anche noi siamo stati bambini e ne abbiamo combinate di cotte e di crude, ma eravamo circondati da adulti in grado di aiutarci a comprendere quando stavamo magari esagerando.

“Amministrare significa tutelare tutti i cittadini – dichiara Passoni -, anche attraverso scelte forti e a volte impopolari, che oggi si rendono purtroppo necessarie dato che a volte il buon senso sembra essersi smarrito.
Il cartello incriminato si è reso necessario per potere sanzionare solo chi – bambino, ragazzo o adulto – eccederà nei comportamenti che andranno oltre la civile convivenza tra cittadini“.

“Cerchiamo poi di non mescolare gli argomenti – il monito del sindaco – . Siamo consapevoli anche noi del problema dello spaccio nella zona a lago (già più volte segnalato alle autorità sovracomunali competenti) e insieme alle forze dell’ordine cerchiamo quotidianamente – con i pochi mezzi che abbiamo a disposizione e con le leggi che ahinoi non sono dalla nostra (basta leggere l’ultimo arresto che ha visto scarcerati due spacciatori il giorno successivo) – di monitorare e reprimere il fenomeno dello spaccio. Piaga che sarebbe di facile soluzione se il consumo di droga diminuisse drasticamente: purtroppo però assistiamo a un continuo viavai non solo di ragazzi, ma anche e soprattutto di adulti (spesso con famiglia) che quotidianamente si recano a lago per rifornirsi della dose personale”.

Siamo veramente esterrefatti dal polverone sollevato da un post su Facebook, quando in realtà sarebbe bastata una chiamata o una chiacchierata a quattr’occhi per comprendere la situazione e capire che Olginate è sempre stato, è e continuerà a essere un Comune che mette i Cittadini più piccoli al primo posto. Un Comune che offre opportunità e progetti per tutti. Un Comune che, oltre a quanto già esiste, sta progettando nuovi spazi e luoghi di aggregazione per piccoli e giovani. Un Comune fatto di Persone che credono nei valori del dialogo, del rispetto e della comprensione reciproca”, conclude Passoni.